Un anno di Apple TV+, tra tanta qualità e pochi contenuti

Apple TV+ compie un anno ed è arrivato il momento di tirare le prime somme sul servizio di streaming video creato da Apple.

Grazie all’offerta gratuita per chi acquistava un nuovo dispositivo, Apple TV+ è riuscita a conquistare un buon numero di utenti. La piattaforma streaming di Apple ha anche proposto ottimi contenuti, affiancato a qualche flop e, soprattutto, ad un numero ancora troppo esiguo di contenuti. Come sta Apple TV+ ad un anno dal suo lancio?

Sfruttando proprio l’offerta gratuita per chi acquistava un nuovo dispositivo, Apple è riuscita a conquistare milioni di clienti per la propria piattaforma di video streaming. A un anno di distanza, rimane da capire quanti di loro avranno intenzione di iniziare a pagare i 4,99€ al mese necessari per continuare a vedere Apple TV+.

L’azienda crede tantissimo in questo progetto, tanto da aver stanziato oltre 6 miliardi di dollari per produrre nuovi contenuti originali. La scelta, almeno per il momento, è chiara: nessun accordo di distribuzione di contenuti terzi come fa Netflix, ma solo film, documentari e serie TV originali. Insomma, più qualità e meno quantità. Ma è davvero così?

Se usciamo dalla sfera di appassionati Apple che si informano su ogni novità presentata dall’azienda, pochissime serie hanno scatenato un’interessa tale da diventare piccoli fenomeni cult. Fatta eccezione per The Morning Show, infatti, tanti altri contenuti di Apple TV+ non hanno avuto lo stesso eco e lo stesso successo. Concorrenti come Disney+, invece, sono riusciti giù a sfornare serie di cui si parla ampiamente anche al di fuori delle solite nicchie (qualcuno ha detto The Mandalorian?).

Apple era però consapevole che non sarebbe stato facile e che la strada per il grande successo avrebbe richiesto molto tempo. Non a caso, negli ultimi mesi sono arrivati diversi contenuti interessanti, malgrado le difficoltà legate alla pandemia in corso che ha rallentano la produzione di molte serie e di diversi film. L’azienda ha però tracciato la sua strada: investire tanto per convincere i migliori sceneggiatori, i migliori registi e i grandi attori a sposare uno o più progetti di Apple TV+.

Il vero grande limite della piattaforma era e rimane la quantità, perché non esiste un catalogo di contenuti precedenti che gli utenti possono guardare dopo aver visto le 31 serie TV e i pochi altri film o documentari presenti attualmente sulla piattaforma. Per fare un confronto, su Netflix ci sono migliaia di film e serie TV, magari non tutte di qualità, ma molte sono più che sufficienti per trascorrere qualche piacevole serata. Lo stesso vale anche per Disney+, che ha dalla sua tantissimi contenuti tra Disney, Marvel, Star Wars e Pixar.

Dalla sua, Apple TV+ ha una qualità media più alta, con alcuni contenuti che si posizionano tra i migliori usciti nell’ultimo anno: il già citato The Morning Show, ma anche la sorprendente commedia Ted Lasso o il recentissimo film On The Rocks di Sofia Coppola. A questi si aggiungono proposte comunque molto interessanti come See, Servant, For All Mankind, Teheran e In Difesa di Jacob, oltre a commedie molto carine come Trying e alcuni documentari di cui consiglio la visione, primo fra tutti Visible.

A questi, ma qui ovviamente si entra nel soggettivo, si affiancano serie e altri contenuti solo sufficienti o poco più, come Dickinson, la grande delusione Storie Incredibili (Spielberg, dove sei?), Little Voice o lo stesso Greyhound con Tom Hanks, le cui aspettative erano molto ma molto più alte.

Tirando le somme tra numero di titoli disponibili e qualità, l’offerta di Apple TV+ non è ancora sufficiente per convincere le persone a spendere 5€ al mese, ed Apple ne è consapevole visto che ha deciso di estendere la prova gratuita di altri tre mesi. Gli ultimi sondaggi indicano che solo il 29% degli attuali abbonati “gratuiti” ad Apple TV+ rinnoverà l’offerta una volta terminato il periodo di prova, con il rischio di perdere quello slancio iniziale se non arriveranno altri contenuti.

Ad un anno di distanza possiamo però dire che il lavoro di Apple è solo all’inizio. Il pacchetto Apple One potrebbe aiutare ad aumentare la percentuale di abbonati e di riconferme, visto che include anche Apple Music, Apple Arcade e dati iCloud a prezzi vantaggiosi. Insomma, Apple TV+ non ha l’obbligo di dover puntare solo e soltanto sulla quantità dei contenuti come invece deve fare Netflix, visto che Apple ha tantissime carte per convincere gli utenti a pagare un bundle e a rimanere legati nell’universo Apple. Un po’ come fa anche Amazon con Prime e l’inclusione di Prime Video: quanti sarebbero disposti a pagare solo per il secondo, senza tutti i vantaggi di Prime?

Apple è anche consapevole del fatto che il mercato degli smartphone è ormai saturo e che i servizi possono essere davvero il futuro dell’azienda. Anche per questo motivo, l’azienda sta aumentando i suoi investimenti su Apple TV+ e sta pensando anche di acquisire prime assolute come l’ultimo film di James Bond. Inoltre, Tim Cook sembra aperto ad un piccolo cambio di rotta, con Apple pronta a portare sul propio servizio streaming cataloghi terzi per aumentare l’offerta.

Con un mix di contenuti originali, prime visioni molto attese e bundle di servizi, Apple TV+ potrebbe riuscire a non perdere troppi abbonati anche dopo la fine del periodo gratuito. Inserito in un contesto più ampio e con più contenuti, infatti, Apple TV+ avrà comunque qualcosa da offrire che valga la pena acquistare. Al momento non è ancora così, ma questo obiettivo potrebbe essere raggiunto a breve.

Tirando le somme, possiamo dire che Apple TV+ allo stato attuale è ancora molto acerbo e non è riuscito a raggiungere il successo di Disney+, altro servizio streaming lanciato un anno fa. Ma, come dicevamo prima, Apple non ha bisogno del più grande servizio streaming video al mondo, ha solo bisogno di avere nuovi contenuti periodici inseriti anche in contesti più ampi come Apple One.

Inoltre, la fortuna di Apple è avere le spalle molto larghe e il fatto che Apple TV+ non è certo il core business dell’azienda. Per il momento, può continuare ad essere un servizio collaterale che permette ad Apple di entrare nel mondo delle serie TV, dei film, dei tappeti rossi e degli Oscar senza il rischio di andare in perdita. Quello che verrà dopo sarà tutto di guadagnato.

Personalmente attiverò Apple One e continuerò a godermi i contenuti originali offerti da TV+, ma questa è solo la mia opinione. Voi, dopo un anno di Apple TV+, cosa farete?

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