Apple Intelligence e Siri: cosa è andato storto nello sviluppo?

Apple ha ufficialmente ritardato le nuove funzionalità AI di Siri in iOS 18, rinviandole al prossimo anno. Quali sono stati i problemi?

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Apple ha confermato ufficialmente che le nuove funzionalità AI di Siri, inizialmente promesse con iOS 18, non arriveranno prima del prossimo anno. Tra le funzioni rimandate troviamo il contesto personalizzato, la consapevolezza dello schermo e le azioni in-app.

Il rinvio era già nell’aria da settimane, ma ora è ufficiale: Siri non sarà in grado di sfruttare Apple Intelligence fino a una versione futura del software.

Ma cosa è andato storto nello sviluppo? Apple non ha fornito spiegazioni dettagliate, limitandosi a dire che le nuove funzionalità richiedono più tempo del previsto. Tuttavia, secondo Mark Gurman di Bloomberg, i problemi sono più profondi e riguardano sia l’infrastruttura software che la gestione interna del progetto AI.

Vediamo nel dettaglio le cause di questo clamoroso ritardo.

Un’infrastruttura Siri frammentata e poco efficiente

Uno dei principali problemi tecnici riguarda l’architettura di Siri. Secondo Bloomberg, Apple ha dovuto gestire lo sviluppo di Siri in due sistemi separati:

  • Uno per i comandi base, come timer e chiamate
  • Uno per le nuove funzionalità AI, che sfrutta i dati dell’utente per una maggiore contestualizzazione

Questa divisione ha complicato lo sviluppo, impedendo a Siri di funzionare in modo fluido e integrato. L’idea iniziale di Apple era quella di unificare tutto in un solo backend, ma il tempo a disposizione non è stato sufficiente.

Risultato? iOS 18 non sarà in grado di sfruttare appieno le novità di Apple Intelligence, perché il sistema non è pronto. L’integrazione di un backend unico è ora rimandata a iOS 19, quindi le funzionalità avanzate di Siri arriveranno solo con gli aggiornamenti successivi, probabilmente iOS 19.3 o oltre.

Un mare di bug e problemi interni

Anche lo sviluppo delle funzionalità AI di Siri non è stato privo di intoppi. Secondo Bloomberg, gli ingegneri Apple stanno lottando con numerosi bug, tanto che molti credono che le funzionalità non saranno pronte prima del 2026.

Il capo software di Apple, Craig Federighi, avrebbe espresso forti preoccupazioni riguardo alla qualità delle nuove funzioni di Siri. Durante i test interni, Siri non si sarebbe comportato come promesso, generando risultati incoerenti e poco affidabili. “Le funzioni non funzionano come pubblicizzato”, avrebbe detto Federighi, mettendo in discussione il lancio prematuro di Apple Intelligence.

Questa situazione ha fatto emergere un problema ancora più profondo: la strategia di marketing di Apple potrebbe aver esagerato le promesse su Siri e l’intelligenza artificiale. Alcuni utenti e analisti stanno addirittura paragonando questa situazione al flop di AirPower, il caricatore wireless mai rilasciato da Apple a causa di problemi tecnici insormontabili.

Dubbi sulla leadership dell’AI in Apple

Il ritardo nello sviluppo di Siri ha acceso un dibattito anche all’interno dell’azienda. Secondo Bloomberg, alcuni dipendenti Apple si stanno chiedendo se sia necessaria una revisione della leadership del team AI.

C’è chi ritiene che Tim Cook o il consiglio di amministrazione dovrebbero intervenire per cambiare la gestione del reparto AI, altrimenti Apple rischia di rimanere indietro rispetto a concorrenti come Google e OpenAI.

Il problema non è solo tecnologico, ma anche strategico: Apple ha tardato ad abbracciare l’AI generativa e ora si trova costretta a recuperare terreno in un settore in cui la concorrenza sta avanzando rapidamente.

Apple ha sottovalutato la sfida dell’AI?

Guardando il quadro generale, sembra che Apple abbia sottovalutato le difficoltà dello sviluppo di Siri basato su Apple Intelligence.

L’azienda si è trovata di fronte a tre problemi principali:

  • Un’infrastruttura software non pronta, con due sistemi separati per gestire Siri
  • Troppi bug e funzioni non all’altezza delle aspettative, rendendo impossibile un lancio stabile
  • Dubbi sulla leadership del team AI, con Apple che rischia di rimanere indietro rispetto ai concorrenti

Questi fattori hanno portato alla decisione inevitabile di posticipare le nuove funzionalità di Siri a iOS 19 o successivi.

Ma questo significa che Apple sta perdendo la sua leadership tecnologica?

Difficile dirlo ora, ma una cosa è certa: l’azienda dovrà dimostrare di poter rivalutare la propria strategia AI se non vuole restare indietro in uno dei settori più rivoluzionari degli ultimi anni.

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