Storie Incredibili (Amazing Stories) su Apple TV+, recensione del primo episodio

Recensione di Storie Incredibili, nuova serie di Steven Spielberg disponibile su Apple TV+.

Storie Incredibili è una delle serie più attese su Apple TV+, non solo perché è stata presentata in pompa magna da Apple, ma anche per il contributo dato da un genio come Steven Spielberg. L’attesa sarà ben ripagata?

recensione amazing stories

Storie Incredibili (Amazing Stories in inglese) è una serie antologica che si rifà all’omonima serie uscita negli anni ’80 e per la quale lo stesso Spielberg diresse ben due episodi. Ogni episodio è quindi a se stante, fatta eccezione per un unico filo conduttore: trasportare personaggi comuni in mondi fantastici, dove regna l’immaginazione e le possibilità sono infinite.

Il primo episodio si intitola The Cellar e vede protagonista un ragazzo di nome Sam che, mentre sta ristrutturando una vecchia fattoria colonica in Iowa, scopre nella cantina un portale spaziotemporale che lo trasporta nel 1919. The Cellar può essere definito un romanzo epico, ambientato in epoche diverse in cui si confrontano stesse generazioni. L’episodio è diretto da Chris Long (The Americans, The Mentalist), che soprattutto nelle scene ambientate nel 1919 è riuscito a ricreare atmosfere molto realistiche.

Questo primo episodio è sicuramente carino, ma non indimenticabile. Ci sono alcune lacune che vanno dagli effetti speciali fatti male, malgrado siano serviti solo in poche occasioni, fino ad una certa superficialità nel delineare al meglio i due protagonisti.

The Cellar

Sam, interpretato dall’attore Dylan O’Brien, lavora con il fratello Jacob (Micah Stock) al restauro di una vecchia fattoria nello Iowa. Sam viene subito presentato come uno giovane uguale a tanti altri, intento più a conoscere nuove ragazze su Tinder che a pensare al lavoro. Dopo pochi minuti, a causa di una forte tempesta, mentre si trova in cantina viene trasportato nel 1919, nella stessa casa in cui stava lavorando. Lì conoscerà Evelyn (Victoria Pedretti), una ragazza dell’epoca che sta per sposarsi con un uomo che non ama.

Questo è solo l’incipit e non vogliamo svelarvi null’altro. L’episodio da 57 minuti parte molto lentamente, ma con il passare del tempo riesce a riprendersi anche a livello di ritmo. I due personaggi funzionano bene, tra di loro c’è una bella alchimia e lo spettatore percepisce l’amore che regna tra i due. Quello che manca, ribadiamo, è un approfondimento di questi due protagonisti, visto che poco o nulla scopriamo della loro vita, del loro passato e del loro modo di essere. Certo, non era facile riassumere tutto in 57 minuti, ma forse era meglio tagliare alcune parti inutili per concentrarsi maggiormente su Sam ed Evelyn. Alla fine, è la loro storia d’amore la vera protagonista.

Il racconto procede comunque in maniera interessante, senza particolari acuti, ma senza nemmeno difetti eclatanti. Una storia romantica, che ai più sensibili potrà far scappare anche una lacrima. Ma siamo lontani dal parlare di un capolavoro o di un episodio da incorniciare. The Cellar si dimentica abbastanza velocemente, pur avendovi fatto passare un’ora in totale relax. E forse, è proprio quello l’intento di Amazing Stories: raccontare storie incredibili che fanno divertire e passare il tempo in allegria, senza voler perdere tempo in approfondimenti complessi. Una serie per tutta la famiglia.

E Steven Spielberg? Lui è uno dei produttori esecutivi della serie, quindi ha supervisionato ogni singola puntata. Purtroppo, Spielberg non dirigerà nessun episodio di Storie Incredibili, visto che la scelta è caduta su diversi registi giovani ed emergenti. Peccato, la curiosità di vedere Steven dietro la cinepresa in almeno uno degli episodi della serie era molto forte.

Detto questo, rimangono ora da scoprire gli altri 4 episodi che usciranno nelle prossime settimane. L’inizio non è male, ma ci aspettiamo sicuramente di più rispetto ad un esordio che non ha lasciato il segno, pur avendoci fatto trascorrere una piacevole ora.

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7

Una serie che promette bene, ma che inizia con un episodio che dimenticheremo presto. I margini di miglioramento ci sono e confidiamo nel contributo indiretto di Spielberg, che potrebbe farsi sentire maggiormente in seguito. Date comunque una possibilità a questo The Cellar, perché è in grado di farvi trascorrere un’ora di leggerezza e amore. E di questi tempi non è poco.

  • The Cellar
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