Il mese scorso, un rapporto ha esplorato gli sforzi di Apple per garantire che Apple News non diventi una “terra pazza di notizie incontrollate“. Ora, il Sydney Morning Herald è uscito con un altro pezzo che pone lo sguardo all’interno del team di Apple News.
Il rapporto spiega che Apple ha un piccolo gruppo di redattori che lavorano per Apple News con il compito di “spulciare attraverso le storie di alcune delle pubblicazioni più note del paese.” Apple News in Australia attira circa 5 milioni di lettori ogni mese, secondo Apple.
Il vicepresidente delle app di Apple, Roger Rosner, ha parlato al Sydney Morning Herald sul motivo per cui Apple sente la necessità di un’app di notizie separata su iOS.
“L’osservazione è stata fatta sul fatto che leggere news di approfondimento è stata una delle cose migliori che le persone hanno fatto sui loro aggeggi”, ha detto il vicepresidente delle app di Apple Roger Rosner a Fairfax Media in un’intervista esclusiva. “E la sfortunata realtà era che l’esperienza di lettura non andava bene, le pagine web non erano costruite in modo ottimizzato per i dispositivi mobili e le app che si trovavano in quel momento erano terribili.“
Nel frattempo, il caporedattore di Apple News, Lauren Kern, ha aggiunto che Apple è orgogliosa di garantire che la disinformazione non possa dilagare e diventare virale attraverso Apple News.
“La disinformazione può riuscire a diffondersi così rapidamente e per questo siamo orgogliosi di non permettere che questo accada. Il nostro mantra è quello di essere sempre precisi”. Inoltre Kern ha detto che Apple è focalizzata “ad avere editori da diverse parti dello spettro politico” disponibili su Apple News.
Forse la cosa più interessante è che Rosner cita Tim Cook come una delle forze trainanti di Apple News ed il suo obiettivo di “aiutare il giornalismo a prosperare“. Cook è stato critico su altre piattaforme come Facebook, che hanno fatto un pessimo lavoro di gestione della diffusione della disinformazione.
Potete trovare il report completo di The Sydney Morning Herald qui.