Tim Cook scrive ai dipendenti dopo la vittoria di Donald Trump

A poche ore dall’inaspettata vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali USA, il CEO di Apple Tim Cook ha inviato una lettera a tutti i dipendenti per rassicurarli sul futuro del paese e della stessa Apple.

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Nella lettera, Tim Cook incoraggia i suoi dipendenti a rimanere calmi e a rassicurare i colleghi che “sono in ansia” per il futuro. L’elezione di Donald Trump, infatti, ha colto tutti di sorpresa e non avrà fatto piacere ai piani alti di Apple, visto che più volte il candidato repubblicano ha chiesto di boicottare i prodotti dell’azienda dopo il caso San Bernardino (malgrado continui ad utilizzare un iPhone) e ha promesso che obbligherà Apple a riportare negli USA la produzione dei suoi dispositivi.

Ecco il contenuto della lettera:

Molti di voi mi hanno scritto dopo le elezioni presidenziali e con tanti ho già avuto modo di parlare. In un contesto politico in cui i candidati sono stati così diversi e nel quale ognuno ha ricevuto un numero simile di voti popolari, è inevitabile che le conseguenze del voto abbiano lasciato sentimenti forti in molti di voi.

Abbiamo una squadra eterogenea di dipendenti, compresi i sostenitori di ciascuno dei candidati. Indipendentemente da quali candidati abbiate sostenuto come singoli cittadini, l’unico modo per andare avanti è di farlo insieme. Ricordo quello che disse 50 anni fa Martin Luther King Jr: “Se non puoi volare, allora corri, se non puoi correre, allora cammina, se non puoi camminare, allora gattona, ma qualsiasi cosa fai, devi continuare ad andare avanti”. Questo consiglio è senza tempo è un promemoria per tutti noi che ci deve spronare a fare sempre un buon lavoro e a migliorare il mondo in cui viviamo, guardando sempre avanti.

Oggi si parla delle incertezze sul nostro futuro, ma potete stare certi che Apple non cambia e non cambierà. I nostri prodotti sono legati alle persone di tutto il mondo e consentono ai nostri clienti di fare grandi cose per migliorare la loro vita e il mondo in generale. La nostra azienda è aperta a tutti, senza alcun tipo di distinzione negli Stati Uniti e nel resto del mondo. Non ci interessa da dove le persone provengono, quale sia la loro razza o quali siano le loro preferenze sessuali.

Ho sempre visto Apple come una grande famiglia e vi incoraggio a stare vicini ai vostri colleghi che in questo momento si sentono particolarmente ansiosi.

Andiamo avanti insieme!

Tim.

La vittoria di Trump potrebbe in effetti avere ripercussioni negative per Apple in alcuni settori, e positive in altri. Per quanto riguarda le tasse, Trump ha promesso un abbassamento delle imposte dal 35% al 10% per tutte le aziende che vorranno rimpatriare negli USA i propri ricavi, e questo favorirà sicuramente anche Apple. Lato sicurezza, è probabile che presto partirà una battaglia legale per costringere le aziende tech a collaborare maggiormente con le forze dell’ordine in caso di indagini di un certo rilievo; non dovrebbero invece esserci problemi per quanto riguarda la diversità in azienda, malgrado le “promesse” elettorali di Trump.

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