Sospeso (per ora) il ban degli Apple Watch negli USA

Apple può continuar a vendere gli Apple Watch negli Stati Uniti, ma la decisione è solo temporanea.

Apple-Watch-Ultra-2

Il divieto di importazione di Apple Watch Series 9 e Apple Watch Ultra 2 è stato temporaneamente sospeso, per cui i dispositivi possono essere nuovamente venduti negli Stati Uniti. Almeno per ora.

Nelle scorse ore, Apple aveva presentato una richiesta d’urgenza alla Corte d’Appello degli Stati Uniti in seguito alla decisione del presidente Biden di rifiutare il veto sul divieto delle vendite vendita, confermandone l’entrata in vigore all’inizio di questa settimana.

La Corte d’Appello del Circuito Federale ha accettato la sospensione provvisoria mentre continua ad esaminare la richiesta di Apple di una sospensione completa per tutta la durata dell’appello.

La Commissione per il commercio internazionale (ITC) ha ora tempo fino al 10 gennaio per presentare la sua risposta alla richiesta di Apple di una sospensione completa mentre si svolge l’appello.

Ricordiamo che Apple ha dovuto sospendere le vendite di ‌Apple Watch Series 9‌ e ‌Apple Watch Ultra 2‌ per conformarsi a un ordine della Commissione per il commercio internazionale degli Stati Uniti (ITC) che impedisce l’importazione di componenti relativi alla tecnologia di monitoraggio dell’ossigeno nel sangue presenti su Apple Watch. L’ITC ha emesso la sentenza dopo aver deciso che il sensore di ossigeno nel sangue dell’Apple Watch viola i brevetti di proprietà della società di dispositivi medici Masimo.

Intanto si scoprono i motivi per i quali Masimo presentò ricorso contro Apple. Marcelo Lamego, uno degli ingegneri chiave di Masimo, venne assunto da Apple dopo aver inviato un’e-mail a Tim Cook, e pare che proprio questa vicenda abbia fatto partire il tutto.

Lamego, con un dottorato di ricerca in Ingegneria Elettrica a Stanford, era entrato in Masimo nel 2003 come ricercatore. Nel 2006 è poi diventato chief tech officer di Cercacor, una spin-off di Masimo. Ha lavorato lì fino a gennaio 2014, quando ha lasciato l’azienda per unirsi ad Apple.

Ma la storia relativa al modo in cui è stato assunto da Apple e il suo ruolo in azienda è piuttosto interessante e ora fa parte dei documenti legali nella disputa tra Apple e Masimo.

Apple si è rivolta a Lamego per una potenziale assunzione all’inizio del 2013, dopo che i dirigenti di entrambe le società si erano incontrati per tentare di raggiungere un accordo sui brevetti. L’ingegnere ha inizialmente rifiutato l’offerta, ma ha cambiato idea dopo che l’amministratore delegato di Masimo si è rifiutato di offrirgli una posizione migliore all’interno dell’azienda.

Quando tutto questo accadde, Lamego inviò un’e-mail al CEO di Apple, Tim Cook, chiedendogli un lavoro.

“Ho sviluppato diversi dispositivi medici negli ultimi 10 anni e sono assolutamente certo che potrei aggiungere un valore significativo al team Apple, se mi fosse data la possibilità di farne parte”, scrisse l’ingegnere a Tim Cook. “Credo fermamente che possiamo sviluppare la nuova ondata di tecnologia che renderà Apple il marchio numero 1 nel mercato medico, fitness e benessere”.

Masimo e Apple non hanno mai raggiunto un accordo per condividere le loro tecnologie, ma Apple stava già sviluppando l’Apple Watch e ha quindi deciso di assumere Lamego. Oltre a Lamego, all’epoca furono assunti da Apple circa altri 20 dipendenti Masimo.

Lamego è entrato ufficialmente nel team di ricerca e sviluppo di Apple nel gennaio 2014, ma ha lavorato in azienda solo per sette mesi. Steve Hotelling, dirigente di lunga data di Apple, ha dichiarato  che Lamego “non si adattava all’azienda poiché si scontrava con i manager, richiedeva budget multimilionari e voleva la possibilità di assumere i propri ingegneri senza approvazione”.

Secondo gli avvocati di Masimo, l’ingegnere non aveva alcuna reale conoscenza di come sviluppare la funzionalità dell’ossigeno nel sangue a cui Apple era interessata, tuttavia condivideva ciò che aveva appreso lavorando da Cercacor e Masimo.

Apple Watch è stato poi annunciato a settembre 2014, ma solo con funzionalità di base relative al monitoraggio della frequenza cardiaca. Il sensore del livello di ossigeno nel sangue è diventato realtà solo nel 2020 con l’Apple Watch Series 6. Nel frattempo Lamego ha fondato la sua azienda, True Wearables, e ha lanciato un dispositivo chiamato Oxxiom per il monitoraggio continuo dei livelli di ossigeno nel sangue. Masimo ha citato in giudizio la startup ed è riuscita a impedire all’azienda di vendere il prodotto.

Di fatto, con le voci secondo cui Apple avrebbe sviluppato un nuovo modello di Apple Watch con un sensore di ossigeno nel sangue, Masimo accusò Apple di aver rubato la sua tecnologia assumendo i suoi ingegneri chiave.

L’azienda di tecnologia medica ha inizialmente chiesto ad Apple di pagare più di 3 miliardi di dollari di danni. Il resto è storia recente.

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