Apple deposita il brevetto dell’obiettivo periscopico

Un brevetto Apple "conferma" la probabile presenza di un obiettivo periscopio negli iPhone 2022.

Nel 2022 dovrebbe debuttare un obiettivo periscopico su iPhone e oggi un nuovo brevetto Apple conferma questo rumor.

Gli obiettivi richiedono una certa distanza tra gli elementi posteriori e anteriori e maggiore è il fattore di zoom, maggiore deve essere tale distanza. Questo è il motivo per cui questi obiettivi non riescono ad andare oltre ad un certo limite su smartphone: a causa dello spessore ridotto, on c’è abbastanza spazio per ospitare sensori con lunghezza focale molto elevata. Un obiettivo periscopico, invece, risolve questo problema. Come? Orientando l’obiettivo verticalmente all’interno dell’alloggiamento del telefono e utilizzando prismi o specchi per piegare la luce di 90 gradi.

Già lo scorso anno, il noto analista di Apple Ming-Chi Kuo ha indicato che Apple avrebbe incluso un obiettivo periscopio nella sua gamma di iPhone 2022. L’ultimo brevetto di Apple conferma questo rumor. Nel brevetto in questione, l’azienda di Cupertino si riferisce a questa tecnologia con il termine “folded camera”. Il design di Apple, però, ha due prismi anziché uno.

Vengono descritte diverse tipi di realizzazione di una “folded camera” che includono due elementi di piegatura della luce (ad esempio prismi) e un sistema di lenti indipendente situato tra i due prismi che include un fermo di apertura e delle lenti con potere di rifrazione. I prismi e il sistema di lenti possono essere indicati collettivamente come un sistema ottico.

I prismi forniscono un asse ottico “piegato” per la fotocamera, ad esempio per ridurre l’altezza Z della fotocamera. Il sistema di lenti include una pila di lenti comprendente uno o più elementi rifrangenti e un fermo di apertura posizionato in corrispondenza o davanti al primo elemento di lenti nella pila.

Un primo prisma reindirizza la luce da un oggetto sul primo asse (AX 1) al sistema di lenti sul secondo asse (AX 2). La pila di lenti riceve la luce e la rifrange su un secondo prisma che reindirizza la luce su un terzo asse (AX 3) su cui è disposto un fotosensore della fotocamera. La luce reindirizzata forma un piano dell’immagine in corrispondenza o in prossimità della superficie del fotosensore.

Si tratta di un sistema molto articolato a causa dell’utilizzo di due prismi. Possiamo ipotizzare, però, che la resa finale sia ancora migliore rispetto a quella di dispositivi dotati di un solo prisma.

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