Tim Cook pubblica la lettera su razzismo e ingiustizie dopo l’uccisione di George Floyd

Dopo l'uccisione di George Floyd, Tim Cook è intervenuto nuovamente per parlare di razzismo e ingiustizia.

Il CEO di Apple ha rilasciato sul sito ufficiale una dichiarazione in cui afferma che l’azienda è impegnata nella diversità e nel consentire alle persone di “cambiare il mondo in meglio“. La homepage di Apple.com mostra ora una grande immagine nera con la scritta “Speaking up on racism“.

apple razzismo

A seguito alle proteste per l‘omicidio di George Floyd e alle tante persone che hanno sollecitato Apple a commentare pubblicamente quanto accaduto, Tim Cook ha rilasciato una dichiarazione sulla posizione dell’azienda in merito alla vicenda.

La lettera, già condivisa internamente tra i dipendenti, è stata pubblicata sul sito ufficiale di Apple. Ecco alcuni estratti:

In questo momento, c’è un dolore profondamente inciso nell’anima della nostra nazione e nei cuori di milioni di persone. Per stare uniti, dobbiamo difenderci l’un l’altro e riconoscere la paura, il dolore e l’indignazione provocati dall’uccisione insensata di George Floyd e da una storia molto più lunga di razzismo.

Quel doloroso passato è ancora presente oggi – non solo sotto forma di violenza, ma nell’esperienza quotidiana della discriminazione profondamente radicata nel nostro paese. Lo vediamo nel nostro sistema di giustizia penale, nel numero sproporzionato di malattie tra le comunità nere, nelle disuguaglianze nei servizi e nell’educazione ricevuta dai nostri figli.

Mentre le nostre leggi sono cambiate, la realtà è che non sono ancora applicate universalmente. Abbiamo visto progressi da quando sono cresciuto in America, ma è altrettanto vero che le comunità di colore continuano a subire discriminazioni e traumi.

In Apple, la nostra missione è e sarà sempre quella di creare una tecnologia che permetta alle persone di cambiare il mondo in meglio. Abbiamo sempre tratto forza dalla nostra diversità, dato il benvenuto alle persone di ogni estrazione sociale nei nostri negozi in tutto il mondo e abbiamo cercato di costruire una Apple che includa tutti.

Questo è un momento in cui molte persone potrebbero non voler altro che un ritorno alla normalità o uno status quo, che non significa però girare il nostro sguardo dalle ingiustizie. Per quanto sia difficile ammetterlo, quel desiderio è esso stesso un segno di privilegio. La morte di George Floyd è una prova sconvolgente e tragica che dobbiamo mirare molto più in alto di un futuro “normale” e costruirne uno che sia all’altezza dei più alti ideali di uguaglianza e giustizia.

Nelle parole di Martin Luther King, “Ogni società ha i protettori dello status quo e i gruppi degli indifferenti che sono noti per stare inerti durante le rivoluzioni. Oggi, la nostra stessa sopravvivenza dipende dalla capacità di rimanere svegli, di adattarci a nuove idee, di essere vigili e di affrontare la sfida del cambiamento”.

In ogni nostro respiro, dobbiamo impegnarci per essere quel cambiamento e per creare un mondo migliore, più giusto per tutti.

Tim

Tim Cook ha quindi voluto rendere pubblica la lettera che aveva inviato precedentemente ai dipendenti.

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