Trump (ri)chiede ad Apple di sbloccare gli iPhone dei criminali

Nuovo intervento di Donald Trump per chiedere ad Apple di sbloccare gli iPhone dei criminali e di aiutare le forze dell'ordine.

Per la seconda volta in poche settimane, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha nuovamente chiesto ad Apple di compromettere la sicurezza di iOS per consentire alle forze dell’ordine di accedere ai dati presenti sugli iPhone dei criminali.

trump sicurezza

Donald Trump ha affermato che Apple conserva “le chiavi di molte menti criminali” e che deve consentire alle forze dell’ordine di accedere alle informazioni conservate sugli iPhone:

Francamente li ho aiutati molto. Abbiamo fatto delle rinunce per loro, perché sono una grande azienda, soprattutto per quanto riguarda le esenzioni tariffarie sui dazi doganali. Avrebbero dovuto darci le informazioni degli iPhone dell’attentatore di Pensacola. Sarebbe stato molto utile. Apple deve aiutarci, perché ha le chiavi di tantissimi criminali.

Si tratta dell’ennesimo capitolo di questa continua battaglia tra le forze dell’ordine, capitanate dall’FBI, e Apple. I primi vogliono che Apple integri una backdoor sugli iPhone per poter accedere ai dati memorizzati al loro interno, mentre Apple ha più volte ribadito come una soluzione di questo tipo metterebbe a rischio la sicurezza di milioni di utenti.

Tra l’altro, quella dell’FBI sembra più una battaglia politica finalizzata a scuotere l’opinione pubblica per arrivare a una legge che obblighi le aziende tech a consegnare questi dati, visto che la stessa FBI ha già sbloccato iPhone recenti (compreso un iPhone 11) grazie alla consulenza di agenzie terze.

Nel caso di Pensacola, inoltre, i telefoni sono molto più vecchi e possono essere banalmente crackati con tool terzi, visto che si tratta di un iPhone 5 e di un iPhone 7.

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