iOS 7 e il fenomeno delle #AppPallide: voglia di uniformarsi o carenza di idee?

Bianco. Bianco ovunque! Si potrebbe riassumere così lo stimolo apparentemente ricevuto dagli sviluppatori con l’arrivo di iOS 7, sistema operativo che ha ridisegnato – e ricolorato – i nostri iPhone. Non è un caso, infatti, che su App Store siano sempre di più le app che utilizzano una grafica quasi esclusivamente tendente al bianco. Ma perché?

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Se avete, come avete (perdonatemi utenti iPhone 3GS!) aggiornato il vostro iPhone ad iOS 7, avrete sicuramente notato che uno dei colori predominanti all’interno di molte applicazioni è il bianco, un colore a cui Apple ha sempre dimostrato di tenere in modo particolare nel corso degli anni. Tutto questo bianco, che si incontra inizialmente in app come Messaggi, Telefono, Musica, Immagini e in tanti altri software disponibili “out of the box”, trova spazio anche in numerose applicazioni di terze parte: gli esempi più famosi sono WhatsApp Messenger, Facebook Messenger, Dropbox, Reeder, Tweetbot e tanti, ma veramente tanti, altri applicativi.

Non c’è distinzione: a sposare la nuova linea grafica proposta da Apple sono stati davvero in molti, grandi e piccoli. Se questo, da una parte, ha contribuito a far uniformare in maniera più rapida del previsto la maggior parte dei software al nuovo stile grafico di iOS, dall’altro lato ha prodotto una serie di app tutte simili a livello grafico. Molte applicazioni, con il passaggio ad iOS 7, hanno perso la propria identità grafica che si erano create nel corso degli anni. Prendiamo due esempi emblematici e noti a tutti, nonché due “Messenger”: WhatsApp Messenger e Facebook Messenger, due app che molto probabilmente avrete installato sui vostri telefoni. Ebbene, vi ricordate come erano queste due app prima di iOS 7? Vi diamo una mano con l’immagine qui sotto, che mostra le versioni per iOS 6 e precedenti di queste app.

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Come potete notare, su iOS 6 e precedenti, le applicazioni avevano una identità propria: certo, alcuni elementi grafici erano comuni e non troppo ricercati, ma i colori giocavano un ruolo fondamentale per consentire all’utente di riconoscere rapidamente l’app in uso. Appena più in basso, invece, trovate le stesse applicazioni dopo il restyling per iOS 7. Come potete notare, tutte le differenze grafiche sono andate via e adesso i due software risultano davvero molto simili nella grafica, oltre che nelle funzioni già comuni in alcuni punti.

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Dopo l’avvento di iOS 7, la situazione è questa qui. Come potete notare, entrambe le app hanno sposato il colore bianco per i menu, perdendo tratti dell’originale colore (blu per Facebook Messenger, verde per WhatsApp) che le contraddistingueva prima del rilascio del nuovo aggiornamento di iOS; in più, sia in Facebook Messenger che in WhatsApp i pulsanti di navigazione, una volta premuti, diventano blu; che dire, poi, della scelta di usare in entrambi i casi delle immagini rotonde? Insomma, questo era solo un esempio, ma sull’App Store se ne trovano tanti di simili. A questo punto, ci ricolleghiamo alla domanda pubblicata in apertura: tutto ciò è dovuto ad una voglia di uniformarsi alle nuove linee proposte da Apple, in attesa di “coraggio” per poter procedere autonomamente nella realizzazione di una nuova interfaccia grafica, oppure gli sviluppatori sono a corto di idee poiché spiazzati, dopo tanti anni, proprio da iOS 7 e dal suo design?

Qualsiasi sia la risposta, che chiaramente non conosciamo ed è difficile indovinare, iOS 7 ha chiaramente portato ad un appiattimento delle interfacce grafiche. Appiattimento che, dal punto di vista di molti, è stato accolto positivamente; certo, però, non mancano gli scontenti, coloro che, proprio grazie ad iOS 7, si aspettavano un trionfo di app colorate su App Store, magari abbellite con sfumature, trasparenze e con gli altri effetti suggeriti da Apple. Così, almeno per ora, non è stato. Sono state ben poche le app famose ad aggiornarsi per iOS 7 senza sprecare l’occasione ideale per abbellirsi, come vi avevamo mostrato in questi concept. Solo Instagram, forse, è riuscita a proporre una grafica leggera, veloce e fresca (dimenticandosi poi dell’icona, ma vabbè…); tutte le altre, beh, sono diventate #AppPallide! App prive di un’identità, prive di colore.

Avete notato anche voi questo fenomeno? Come lo accogliete, in modo positivo o negativo? Fatecelo sapere tramite la sezione dedicata ai commenti, oppure dicendo la vostra su Facebook e Twitter utilizzando l’hashtag #AppPallide.

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