Dopo una fase di test in Germania e Francia, Amazon ha annunciato l’estensione del suo nuovo sistema di controllo anche in Italia (e Spagna) per contrastare l’installazione e l’uso di applicazioni che consentono l’accesso a contenuti pirata sui dispositivi Fire TV Stick.
La misura è promossa in collaborazione con la Alliance for Creativity and Entertainment (ACE), la coalizione internazionale che rappresenta produttori di contenuti, broadcaster e piattaforme streaming.
Amazon ha dichiarato:
La pirateria è illegale, e abbiamo sempre lavorato per bloccarla nel nostro Appstore. Ora, attraverso un programma ampliato guidato dalla ACE, blockeremo le app identificate come fornitori di accesso a contenuti piratati, incluse quelle scaricate da fonti esterne.
L’obiettivo dichiarato è duplice: tutelare i diritti dei creatori e rafforzare la sicurezza degli utenti, dal momento che molte app pirata “in regalo” contengono malware, virus o espongono a frodi.
In pratica, quando viene rilevata un’app fra quelle segnalate dall’ACE, l’utente riceverà una notifica preventiva che lo invita a disinstallare o sostituire l’app incriminata. Se l’app non viene rimossa, Amazon potrà renderla inutilizzabile sul dispositivo.
Il sideloading in sé (cioè l’installazione manuale di app da fonti esterne) non verrà completamente bloccato, purché l’app non risulti nella lista di quelle identificate come strumenti per pirateria.
Gli utenti che utilizzano normalmente servizi legittimi (Netflix, Disney+, Prime Video, …) non dovrebbero notare alcuna differenza. Amazon ha sottolineato che la misura non è rivolta all’uso regolare della piattaforma.
L’iniziativa arriva in un contesto di forte pressione verso il settore dello streaming illegale, e Amazon ha un doppio interesse: proteggere il proprio business e ridurre i rischi reputazionali/legali legati ai dispositivi che diventano veicoli per pirateria.
Inoltre, la modalità di blocco appare più sofisticata: viene eseguita a livello di sistema sul dispositivo Fire TV, non solo a livello rete, rendendo inutili anche i workaround via VPN.
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