Apple continua a conquistare una partita molto seria sul terreno delle vendite globali. Secondo un nuovo report di Counterpoint Research, nel terzo trimestre 2025 l’iPhone 16 è stato lo smartphone più venduto al mondo, guidando la classifica per il terzo trimestre consecutivo e arrivando al 4% della quota totale in volume.
Il dato interessante non è solo la prima posizione, ma la fotografia complessiva della top 10. Apple si prende cinque posti, migliorando il risultato del Q3 2024, quando i modelli presenti erano quattro.
Oltre a iPhone 16 al primo posto, troviamo iPhone 16 Pro in seconda posizione e iPhone 16 Pro Max in terza. Subito dietro appare iPhone 16e, segnale che la strategia dei modelli più accessibili sta diventando sempre più centrale anche nei numeri, non solo nella narrazione di listino. A chiudere la presenza Apple nella top 10 c’è iPhone 17 Pro Max in decima posizione, nonostante una disponibilità limitata verso la fine del trimestre.
Counterpoint collega questo risultato a due spinte molto concrete. Da una parte l’India, dove le promozioni legate al periodo festivo hanno dato un’accelerazione evidente. Dall’altra il Giappone, che sembra essere tornato su una traiettoria di recupero stabile. In questo contesto, l’iPhone 16 ha retto meglio del previsto la flessione stagionale che normalmente accompagna l’arrivo della nuova generazione.
Il discorso cambia leggermente sui modelli Pro della generazione precedente. Il report suggerisce un calo più marcato per iPhone 16 Pro e 16 Pro Max nei mercati chiave come Stati Uniti, Regno Unito e Cina, dove una parte più ampia di utenti avrebbe preferito puntare direttamente sulla serie iPhone 17.
Sul fronte Android, Samsung resta l’altro grande protagonista della classifica, e il Galaxy A16 5G viene indicato come lo smartphone Android più venduto del trimestre. Un promemoria utile sul fatto che la fascia media, oggi più che mai, è la vera arena della competizione globale.
Uno spunto interessante riguarda anche il fattore ciclo di sostituzione. Counterpoint parla di una spinta arrivata da chi aveva acquistato iPhone in piena era COVID e oggi si trova fisiologicamente nel momento del cambio dispositivo.
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