“After Steve”, disponibile il libro che racconta la storia di Apple dopo Steve Jobs

Diamo uno sguardo al nuovo libro "After Steve: How Apple Became a Trillion-Dollar Company and Lost Its Soul".

“After Steve: How Apple Became a Trillion-Dollar Company and Lost Its Soul”, il nuovo libro del giornalista Tripp Mickle del Wall Street Journal, è disponibile da oggi anche in Italia e racconta la storia di Apple nel post Steve Jobs.

After Steve Jobs libro

Come riporta 9To5Mac, il libro inizia raccontando le storie e le carriere delle due principali figure di Apple dopo la morte di Steve Jobs: Tim Cook e Jony Ive (di cui abbiamo già parlato qui). Molte di queste pagine raccontano aneddoti già noti da tempo, poi ci sono nuovi dettagli sull’ultimo anno di Scott Forstall in Apple, sulla nascita dell’Apple Watch e sui primi mesi di sviluppo del progetto Apple Car.

La sfida del libro After Steve è rendere l’argomento abbastanza interessante da spingere il lettore a leggere storie e fatti comunque abbastanza recenti e noti, anche perché la domanda su cosa accadrà ad Apple dopo la morte di Steve Jobs preoccupa molte meno persone rispetto al 2011.

Leggere dei primi giorni di Jony Ive in Apple o i pochi dettagli che conosciamo sulla vita di Tim Cook prima di entrare in Apple può sembrare ripetitivo per chiunque si sia già interessato di questi personaggi. Tuttavia, chi non conosce queste storie sarà affascinato dai dettagli dei primi incontri tra Ive e Steve Jobs e dall’amore di Tim Cook per il football e per il suo college ad Auburn. Ovviamente, non mancano dei fatti inediti soprattutto su Scott Forstall e sui motivi che hanno spinto Jony Ive a lasciare Apple.

Ad esempio, Mickle scrive che il capo del software dell’iPhone Scott Forstall si è fortemente arrabbiato quando ha scoperto che era l’hardware e non il software a causare l’interruzione delle chiamate di un prototipo di iPhone 4 prima che il cosiddetto “Antennagate” diventasse un fiasco pubblico:

Lo scontro più problematico è avvenuto con Ive. Nel 2010, Apple era nelle fasi finali della produzione dell’iPhone 4. Un prototipo rilasciato a Forstall aveva problemi di interruzione durante le telefonate. Lui temeva che il problema fosse legato al software e ha chiamato il personale per capire cosa non andava. Dopo che il suo team non ha riscontrato alcun problema di coding, Forstall ha scoperto che il problema si verificava a causa del design del telefono. Ive voleva un iPhone più sottile e leggero, cosa che è stata ottenuta avvolgendo la sua antenna di metallo attorno ai bordi del dispositivo. Forstall era furioso. Ha criticatoil design imperfetto nelle conversazioni con Jobs e si è lamentato del fatto che fosse stato nascosto al suo team software.

Forstall non era anche contrario a realizzare un Apple Watch, la prima idea di prodotto di Jony Ive dopo la morte di Steve Jobs:

L’ingegnere dietro il sistema operativo dell’iPhone temeva che legare un computer in miniatura ai polsi delle persone le avrebbe distratte dalla vita di tutti i giorni. Temeva che avrebbe amplificato una conseguenza involontaria dell’iPhone, un dispositivo così avvincente da consumare attenzione, interrompere la conversazione e mettere in pericolo i conducenti. Si preoccupava che un orologio avrebbe peggiorato le interruzioni nella vita di tutti i giorni spostando le notifiche dalle tasche e dalle borse delle persone ai loro polsi. Sebbene non abbia mai escluso l’idea di un orologio, ha detto che doveva avere capacità oltre a quelle già disponibili su un iPhone. Predicava prudenza.

Il dubbio di Forstall irritava Ive. Secondo l’autore, Forstall preferiva invece sviluppare un prodotto legato alla televisione:

Forstall, il cui staff è stato coinvolto nella presentazione, ha sostenuto l’idea di creare un sistema che riunisse i canali TV in un unico posto in modo che le persone potessero cercare i programmi con la loro voce. Il sistema doveva mostrare anche spettacoli che le persone guardavano regolarmente e offriva programmi correlati che loro potevano apprezzare. Ma perché funzionasse, Apple aveva bisogno di accordarsi con le reti TV, un processo lungo che sarebbe stato al di fuori del suo controllo. Con l’aumento della pressione esterna, è toccato a Tim Cook decidere la prossima mossa di Apple: il progetto Apple Watch di Ive o il progetto TV di Forstall.

Alla fine, Forstall è stato licenziato da Tim Cook all’inizio del suo mandato da CEO di Apple e Jony è stato “promosso” alla progettazione di software. Chissà cosa sarebbe successo se Tim Cook avesse avuto il coraggio di allontanare Ive e non Forstall. Di fatto, da quel momento Apple si è concentrata nello sviluppo di Apple Watch e della Apple Car.

Il libro include storie di Ive che adatta un iPod nano con un ECG per dimostrare cosa poteva fare un potenziale prodotto Apple Watch, oltre a raccontare una bizzarra dimostrazione della Apple Car.

Nel 2015, Tim Cook immaginava che il veicolo Apple sarebbe stato controllato a voce e che i passeggeri sarebbero saliti a bordo e avrebbero detto a Siri dove volevano andare. Ive e Tim Cook entrarono nel prototipo di un interno di cabina simile a un lounge e affondarono nei sedili. All’esterno, un attore si esibiva nei panni di Siri e leggeva un copione che era stato scritto per una fantasiosa dimostrazione.

Mentre l’auto immaginaria sfrecciava in avanti, Ive fingeva di sbirciare fuori dal finestrino. “Ehi, Siri, cos’era quel ristorante che abbiamo appena superato?” chiese. L’attore rispose. Sono seguiti alcuni altri scambi tra il finto Siri e i dirigenti. Alla fine, Ive è sceso dall’auto con uno sguardo soddisfatto sul viso come se il futuro fosse ancora più grandioso di quanto avesse immaginato. Tuttavia, gli ingegneri sapevano che quella dimostrazione così fantasiosa era ben lontana dal poter essere realizzata realmente.

Il libro si sposta poi tra i capitoli che descrivono in dettaglio l’esperienza di Jony Ive e le azioni intraprese da Tim Cook. I due percorsi si incrociano spesso, ma alla fine Tim Cook ha capito che la storia di Ive in Apple era finita.

Nel bel mezzo di questi cambiamenti, Jony Ive si è avvicinato a Tim Cook e gli ha detto che era stanco e voleva ritirarsi dall’attività. Senza Jobs, si era assunto gran parte della responsabilità del design del prodotto e del suo marketing. Le persone vicine a Ive hanno detto che aveva trovato troppo  estenuante litigare con i suoi colleghi per la promozione dell’Apple Watch ed era stato sopraffatto dalla gestione di uno staff che si estendeva troppo rispetto al passato.

Cook temeva che la partenza di Ive avrebbe portato gli investitori a vendere azioni. Per evitare ciò, lui e Ive hanno raggiunto un accordo che prevedeva di rinunciare alle responsabilità di gestione quotidiana e di lavorare principalmente su nuovi prodotti. Una sorta di lavoro part-time. L’azienda gli ha conferito il titolo di chief design officer e ha promosso due dei suoi luogotenenti. Solo poche persone all’interno di Apple sapevano la verità: Ive era frustrato e stanco.

Manca, tuttavia, qualsiasi menzione sulla storia della tastiera a farfalla dei MacBook voluta e progettata da Jony Ive, che tanti problemi ha causato agli utenti. Nonostante l’insistenza del designer sulla perfezione, è indubbiamente vero che alcuni prodotti Apple hanno sacrificato le funzionalità per il design. Nel libro si parla anche delle critiche ad Apple per il compenso troppo alto dato a Ive, soprattutto nel periodo in cui lui lavorava part-time e sapeva già di voler lasciare l’azienda.

Nel libro si parla poi di come Tim Cook sia comunque riuscito a portare Apple a nuovi record di fatturato, probabilmente abbandonato parte dell’anima dell’azienda creata da Steve Jobs. Su quest’ultimo punto, però, l’autore non approfondisce molte tematiche.

Il libro è disponibile su Amazon al prezzo di 24,94€ (o a 13,17€ in formato Kindle), al momento solo in lingua inglese.

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