Apple risponde alle accuse della VoIP-Pal

Apple risponde alla presunta violazione di alcuni brevetti relativi a FaceTime.

Apple afferma di non aver violato alcuna proprietà intellettuale della VoIP-Pal, dopo la denuncia per presunta violazione di brevetti presentata nei giorni scorsi.

facetime

La scorsa settimana, VoIP-Pal, un’azienda che sfrutta tramite denunce i brevetti di voice over IP contro aziende tecnologiche più grandi, ha intentato una nuova causa contro Apple nel distretto occidentale del Texas, sostenendo che iMessage e FaceTime violano la proprietà intellettuale dell’azienda. La denuncia fa parte di una lunga serie di azioni legali che VoIP-Pal ha intrapreso contro Apple negli ultimi cinque anni.

Nel suo deposito presso la Corte Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Settentrionale della California, Apple sostiene che i suoi servizi non violano l’IP di VoIP-Pal. Inoltre, Apple afferma che molti brevetti di questo patent Troll non sarebbero validi e farebbero solo parte di una strategia finalizzata a chiedere risarcimenti contro aziende più grandi.

Nell’elencare i tentativi di VoIP-Pal di utilizzare la sua IP per chiedere denaro ad altre aziende, Apple indica una causa del 2016 che coinvolse AT&T e Verizon. All’epoca, VoIP-Pal chiese 7 miliardi di dollari per la violazione di due brevetti VoIP, ma la corte ritenne che tutte le accuse erano infondate. Lo stesso avvenne nel 2018 contro Amazon e, aggiunge Apple, è probabile che anche questa volta sia così.

Nelle ultime settimane, VoIP-Pal ha cambiato strategia e ha presentato denunce simili contro AT&T, Verizon, Amazon, Facebook/WhatsApp, Google e T-Mobile non più presso il tribunale della California, ma in Texas, dove i giudici sono mediamente più propensi ad ascoltare i detentori di brevetti.

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