Intervista a Tim Cook tra privacy, GDPR e social network

In una nuova intervista, Tim Cook ha trattato diversi argomenti relativi a privacy e sicurezza dei dati.

Dopo l’intervento alla conferenza CPDP, il CEO di Apple Tim Cook ha parlato di privacy e del ruolo della tecnologia nel fomentare gli estremismi in un’intervista con Fast Company.

tim cook apple

Tim Cook ha affermato che la privacy è diventata una preoccupazione tanto quanto il cambiamento climatico, poiché entrambe le cose avranno un profondo impatto sulle generazioni future. Il CEO di Apple ha dichiarato di essere preoccupato per le minacce di indebolimento della crittografia end-to-end, sostenendo che i prodotti e i servizi non dovrebbero avere alcun tipo di backdoor.

Parlando della nuova funzionalità di trasparenza del tracciamento delle app e delle etichette sulla privacy dell’App Store, Cook ha affermato che, mentre alcune persone potrebbero non ammettere di avere preoccupazioni per la privacy, a volte le stesse potrebbero “autocensurarsi” perché sanno di essere monitorate da altre società .

Cerco di convincere qualcuno a pensare a cosa succede in un mondo in cui sai di essere costantemente sorvegliato. Quali cambiamenti apporti poi al tuo comportamento? Cosa fai di meno? Cosa non fai più? Di cosa non sei più così curioso se sai che ogni volta che sei sul Web, guardando cose diverse, esplorando cose diverse, finirai per limitarti sempre di più? Questo è un mondo a cui nessuno di noi dovrebbe aspirare.

Alla domanda sulle società Big Tech sempre più demonizzate anche a causa di problemi di privacy, Tim Cook ha messo in guardia sull’uso del termine “Big Tech” poiché crede che ogni azienda abbia i propri valori, quindi nessuno dovrebbe presumere che queste aziende abbiano tutto in comune. Insomma, un modo per escludere Apple dalle accuse che altre società come Facebook e Google hanno dovuto affrontare.

Penso che sia importante che le persone non classifichino” Big Tech” in un modo tale da considerare questo gruppo come monolitico, perché penso che le aziende siano in realtà abbastanza diverse l’una dall’altra. E quindi mi preoccupo di quella categorizzazione ampia sin dall’inizio. Cerco di incoraggiare le persone a pensare a un livello più profondo e pensare alle aziende stesse e ai loro modelli di business, a come si comportano, e così via, quali sono i loro valori. È un po ‘come la vedo io”.

Per quanto riguarda le discussioni sulle ideologie estremiste propagate su Internet, Tim Cook ha sottolineato che la tecnologia “può essere utilizzata per amplificare, può essere usata per organizzare e può essere usata per cercare di manipolare il pensiero delle persone“, suggerendo che le aziende tecnologiche devono essere consapevoli e capire cosa sta succedendo “per scoprire come faremo a non farlo accadere di nuovo“.

Durante l’intervista, Tim Cook ha poi espresso il suo parere favorevole sul GPDR in vigore nell’Unione Europea, affermando che questa legge dovrebbe essere portata in altre parti del mondo. Cook ha ammesso che non gli piacciono i regolamenti poiché possono avere conseguenze negative, ma allo stesso tempo crede che i governi di tutto il mondo dovrebbero unirsi e difendere la privacy degli utenti.

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