Apple accusata di “gioco d’azzardo” su App Store

"Gioco d'azzardo", è questa l'accusa contro Apple per la presenza su App Store di alcuni titoli "loot box".

Nuova denuncia contro Apple, accusata di incentivare gli acquisti in-app che offrono agli acquirenti ricompense digitali casuali.

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La querela, presentata al tribunale distrettuale della California, afferma che Apple è complice nel promuovere il gioco d’azzardo e la dipendenza consentendo agli sviluppatori di commercializzare app e giochi con “bottini” su App Store.

Non diversamente dalla campagna pubblicitaria di Joe Tobel di Big Tobacco, Apple fa affidamento sulla creazione di comportamenti avvincenti nei bambini per generare enormi profitti per l’azienda“, si legge nella denuncia. “Negli ultimi quattro anni i giochi di Defendant su App Store hanno portato miliardi di dollari, anche se la maggior parte di questi è scaricabile gratuitamente”.

I bottini (o loot box) sono generalmente definiti come acquisti in-app che garantiscono agli utenti ricompense, potenziamenti, costumi, skin, armi o altri oggetti speciali e casuali. Molto popolari nei giochi, i loot box consentono di ottenere oggetti premium per un meccanismo che alcuni associano direttamente al gioco d’azzardo: vengono spesi soldi veri per ottenere oggetti casuali.

Si legge ancora nella denuncia che “… una grande percentuale delle entrate di Apple derivanti dai giochi dell’App Store proviene dagli acquisti in-game di quelli che nel settore dei giochi sono noti come loot box. Dozzine (se non centinaia) di giochi di App Store si basano su una qualche forma di questo tipo o su un meccanismo di gioco simile per generare miliardi di dollari, in gran parte dai bambini“.

Uno dei querelanti sostiene che suo figlio ha speso almeno 25$ in buoni regalo iTunes e i soldi dei suoi genitori in loot box per Supercell’s Brawl Stars. Il bambino continua ad avere accesso a iPhone e iPad su cui sono installati Brawl Stars e altri giochi “freemium”. Il reclamo, però, non menziona il fatto che iOS prevede funzionalità di blocco parentale e di controllo su ciò che i minori possono fare e acquistare su App Store.  Nella denuncia sono invece menzionati altri giochi come Mario Kart Tour, FIFA Soccer e Roblox, che insieme a Brawl Stars costituiscono alcuni dei giochi più popolari su iOS.

Inoltre, Apple non avrebbe esplicitamente evidenziato la presenza di questi bottini nelle schede su App Store, “… pertanto non vi è alcun preavviso – e nessun obbligo di alcun preavviso da parte di Apple – al genitore o al bambino che un gioco contenga bottini o altri meccanismi di gioco“.

In breve, i querelanti concludono che i bottini costituiscono un vero e proprio gioco d’azzardo e quindi violano la legge della California. Per questi motivi, viene richiesta una class action e la restituzione da parte di Apple di tutte le entrate trattenute indebitamente a causa di questa presunta condotta illecita.

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