Continua la class action contro il chip audio difettoso di iPhone 7

Continua la class action che vede protagonista Apple e il chip audio difettoso presente su iPhone 7 e iPhone 7 Plus.

Nuovo capitolo della class action che sta riguardando Apple e il presunto chip audio difettoso presente su iPhone 7 e iPhone 7 Plus. Il procedimento legale è stato ora autorizzato, ma allo stesso tempo il caso è stato fortemente limitato.

chip audio difettoso

Lo scorso giovedi, il giudice distrettuale americano Jon Tigar ha negato la mozione di Apple che richiedeva di respingere le richieste dei querelanti per violazione della garanzia implicita ai sensi della legge della California e per violazioni del Magnuson-Moss Guarantee Act. Il tribunale ha però concesso la mozione di Apple per respingere le restanti richieste, anche se i querelanti hanno l’opportunità di modificare la denuncia entro 21 giorni.

Problema IC audio riconosciuto nel 2018

Nel 2018, Apple ha riconosciuto un problema relativo al microfono su alcuni modelli di iPhone 7 e iPhone 7 Plus. Il presunto difetto è comunemente indicato come “Problema IC audio“, ma è anche noto in modo informale come “Loop Disease“.

Il documento di Apple affermava che, per gli iPhone interessati ma fuori garanzia, gli utenti avrebbero potuto richiedere una “eccezione di garanzia“, che ha effettivamente portato a riparazioni gratuite per alcuni clienti. Purtroppo, però, nel luglio 2018 queste riparazioni si sono bruscamente interrotte e Apple ha eliminato ogni traccia di quel documento.

Allo stato attuale, tutti gli iPhone‌ 7 e iPhone‌ 7 Plus ancora coperti dal periodo di garanzia di un anno di Apple o coperti dall’assicurazione AppleCare+ rimangono idonei per una riparazione gratuita, ma di solito questi problemi al chip audio richiedono tempo per manifestarsi e di rado vengono riparati durante il periodo di garanzia.

Presentata nel maggio 2019, la class action sosteneva che “i materiali utilizzati nell’involucro esterno di iPhone sono insufficienti e inadeguati per proteggere le componenti interne“, causando la perdita del contatto elettrico del chip audio con la scheda logica a causa della “flessione” del dispositivo durante il normale utilizzo. Il difetto in questione comporta molteplici problemi, tutti riguardanti l’audio in chiamata o durante una chat video FaceTime.

Il reclamo iniziale chiedeva ad Apple di riparare, richiamare e / o sostituire gli iPhone interessati e di estendere la garanzia dei dispositivi per un periodo di tempo ragionevole. Inoltre è stato richiesto un risarcimento di diversi milioni di dollari che sarebbero stati suddivisi tra i clienti interessati.

La class action continua.

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