App Store: più pubblicità nelle ricerche e grandi cambiamenti in Giappone con iOS 26.2

Apple annuncia l'espansione degli annunci su App Store e importanti novità in Giappone per distribuzione e pagamenti alternativi.

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Apple sta preparando un 2026 all’insegna dei cambiamenti per il suo App Store. Da un lato, aumentano gli annunci pubblicitari visibili nei risultati di ricerca, dall’altro, il Giappone si afferma come un laboratorio di sperimentazione normativa, con nuove regole su pagamenti alternativi e distribuzione app.

Se da tempo gli sviluppatori lamentavano un accesso troppo ristretto alla visibilità sullo store, ora Apple apre nuovi spazi pubblicitari nei risultati di ricerca dell’App Store, offrendo agli inserzionisti maggiori occasioni per promuovere le proprie app.

Attualmente, nella ricerca su App Store compare un solo annuncio in cima ai risultati. Ma a partire dal 2026, Apple introdurrà nuove posizioni pubblicitarie anche più in basso nei risultati, con l’obiettivo dichiarato di aumentare le opportunità per gli sviluppatori.

La novità è che non si potrà scegliere la posizione dell’annuncio: il sistema deciderà automaticamente, basandosi sull’asta, sull’importo dell’offerta e su altri fattori algoritmici. Il formato degli annunci resta invariato, con possibilità di utilizzare sia la pagina prodotto standard, sia una pagina personalizzata, con o senza deep link.

Non saranno necessari cambiamenti per le campagne già attive: saranno automaticamente idonee anche per le nuove posizioni pubblicitarie. Apple continua a puntare molto sulla visibilità organica degli annunci, forte del fatto che circa il 65% dei download avviene dopo una ricerca sull’App Store.

In parallelo, Apple ha annunciato una rivoluzione normativa per il mercato giapponese, in risposta alla nuova legge MSCA. Le novità riguardano tre aree chiave:

  • Distribuzione app: ora è possibile installare app anche tramite store alternativi all’App Store ufficiale, ma ogni app dovrà passare una verifica di base (Notarizzazione) per garantire sicurezza e funzionalità.
  • Pagamenti alternativi: gli sviluppatori possono proporre metodi di pagamento diversi dall’In-App Purchase di Apple, ma devono offrire anche l’opzione Apple nello stesso momento. Previsti link esterni per offerte e promozioni.
  • Termini economici rivisti: Apple ha introdotto nuove commissioni ridotte, come il 10% per piccoli sviluppatori o partner selezionati, il 5% per chi vende tramite store esterni (Core Technology Fee) e altre percentuali variabili in base al canale e al metodo di pagamento.
  • Apple ha pensato anche alla protezione dei minori: app per bambini non potranno avere link esterni e saranno richieste autorizzazioni parentali per gli utenti sotto i 18 anni.
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