FBI chiede ad Apple di sbloccare gli iPhone dell’omicida che ha attaccato la base di Pensacola

L'FBI avrebbe nuovamente chiesto l'aiuto di Apple per sbloccare due iPhone dell'omicida di Pensacola.

L’FBI ha chiesto ad Apple di sbloccare due iPhone che ritiene appartengano all’ufficiale saudita che ha attaccato una base aeronavale a Pensacola, in Florida, provocando la morte di tre persone.

Secondo NBC News:

L’FBI sta chiedendo ad Apple di aiutare a sbloccare due iPhone che secondo gli investigatori erano di proprietà di Mohammed Saeed Alshamrani, l’uomo che si ritiene sia responsabile dell’attacco alla base aeronavale di Pensacola, in Florida, dove sono morte tre persone.

In una lettera inviata lunedì scorso al consigliere generale di Apple, l’FBI ha affermato che sebbene abbia l’autorizzazione del tribunale per cercare il contenuto dei telefoni, entrambi sono protetti da password. “Gli investigatori si stanno impegnando attivamente per ‘indovinare’ i codici di accesso, ma finora non hanno avuto successo”.

Secondo il report, la lettera afferma che insieme ad Apple, l’FBI ha contattato altre agenzie federali, esperti di paesi stranieri e “contatti noti nella comunità di fornitori di terze parti“. NBC nota che quest’ultima frase potrebbe essere un riferimento alla società che ha aiutato l’FBI a sbloccare il telefono di Syed Farook, colpevole della strage di San Bernardino.

Quel caso ha aperto una lunga e battaglia pubblica tra Apple e l’FBI sulla prospettiva di creare una backdoor per iOS che consentirebbe alle forze dell’ordine di accedere ai dati su dispositivi altrimenti bloccati. Apple è rimasta ferma nella convinzione che la creazione di uno strumento del genere avrebbe compromesso irreversibilmente la sicurezza di iOS a livello globale.

Gli sforzi dell’FBI per sbloccare uno dei due iPhone sono stati ulteriormente ostacolati dal fatto che l’uomo avrebbe sparato un colpo contro uno dei due dispositivi.

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