Apple terrà l’assemblea annuale degli azionisti il 26 febbraio

Apple terrà la sua assemble annuale degli azionisti il prossimo 26 febbraio presso lo Steve Jobs Theater di Apple Park.

Apple terrà l’assemblea annuale degli azionisti il 26 febbraio alle ore 9:00 del Pacifico, secondo una dichiarazione di delega presentata alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti venerdì.

Gli azionisti registrati o coloro che possedevano azioni Apple alla chiusura dell’attività il 2 gennaio 2020 sono invitati a partecipare di persona, ma chiunque abbia una partecipazione nell’azienda può votare online tramite proxyvote.com.

Per il 2020, l’incontro riguarderà un totale di sei proposte che prevedono l’elezione di membri del consiglio di amministrazione, la ratifica di Ernst and Young come società di contabilità pubblica indipendente registrata e l’approvazione del compenso esecutivo. Anche tre proposte degli azionisti sono oggetto di voto e riguardano l’accesso per procura, la sostenibilità e la remunerazione dei dirigenti, e le politiche di libertà di espressione che tanto sono state criticate e gli ultimi mesi soprattutto per quanto riguarda i rapporti con il governo cinese.

Apple presenterà i candidati al board James Bell, Tim Cook, Al Gore, Andrea Jung, Art Levinson, Ron Sugar e Sue Wagner. Bob Iger, CEO di Disney, si è dimesso dal consiglio di amministrazione lo scorso settembre, prima del debutto dei servizi di streaming Apple TV+ e Disney+. Iger ha poi affermato che l’interesse del gigante della tecnologia nell’entrare nel settore dell’intrattenimento ha portato le aziende su percorsi “conflittuali anziché convergenti“.

Durante il 2019, il CEO Tim Cook ha ancora una volta incassato il compenso più basso tra i colleghi dirigenti della C-suite con 11,5 milioni di dollari, incluso uno stipendio base di 3 milioni di dollari.

Altri dirigenti, tra cui il CFO Luca Maestri, il General Counsel Kate Adams, SVP of Retail and People Deidre O’Brien, il COO Jeff Williams e l’ex capo retail Angela Ahrendts, hanno raccolto tra i 19 e i 25 milioni di dollari tra stipendi, sovvenzioni e incentivi.

Per il 2020, gli azionisti hanno in preparazione tre proposte, tra cui l’ennesimo emendamento per approvare l’ingresso per procura di un secondo candidato nel consiglio di amministrazione. Apple ha ricevuto proposte di accesso per procura per sei anni consecutivi e in ogni caso ha raccomandato agli azionisti di votare contro la proposta sulla base del fatto che l’attuale metodo di accesso è sempre stato ritenuto efficace.

La proposta numero 5 richiede al comitato per la remunerazione del consiglio di amministrazione di preparare una relazione “che valuti la fattibilità dell’integrazione delle metriche di sostenibilità in misure di performance, obiettivi di performance o condizioni di maturazione che possono essere applicate ai dirigenti senior nell’ambito dei piani di incentivazione retributiva della Società“.

Nonostante Apple promuova già gli sforzi legati ai settori della sostenibilità ambientale e dei diritti umani, secondo la proposta, legare direttamente metriche specifiche alla remunerazione dei dirigenti potrebbe “ridurre i rischi reputazionali, legali e normativi e migliorare le prestazioni a lungo termine“.

Apple, invece, ritiene che:

Un approccio efficace alla “sostenibilità” richiede molto più che legare un compenso esecutivo al raggiungimento di obiettivi ambientali, sociali e di governance. Ecco perché, come azienda, noi incorporiamo già i valori Apple nella nostra strategia aziendale.

Infine, la proposta numero 6 include un report sulle politiche di Apple in materia di libertà di espressione e accesso alle informazioni, “sopratuttto se si è impegnata pubblicamente a rispettare la libertà di espressione come un diritto umano“. Vengono menzionati sopratutto i rapporti commerciali della società in Cina, e viene fatta notare la rimozione di massa di app VPN da App Store nel 2017, la rimozione di almeno 634 cosiddette app “illegali” nel 2018 e l’espulsione dell’app The New York Times nel 2017. In ogni caso, Apple ha agito per volere del governo cinese, un regime noto per soffocare la libertà di parola.

Apple raccomanda di votare contro la proposta 6, dichiarando di aderire alle leggi e ai regolamenti dei paesi in cui opera:

In questi casi, diamo la priorità al coinvolgimento, sostenendo il risultato che crediamo sia nel migliore interesse dei nostri utenti. E, sebbene a volte possiamo non essere d’accordo con determinate decisioni, non crediamo che sarebbe nel miglior interesse dei nostri utenti abbandonare semplicemente i mercati, che lascerebbero i consumatori con meno scelte e meno protezioni per la privacy. Riteniamo che il coinvolgimento e la partecipazione nei mercati ci consenta di sostenere politiche e pratiche coerenti con i valori di Apple.

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