Tim Cook interviene alla San Jose State University per parlare del Malala Fund

Tim Cook è intervenuto alla San Jose State University per parlare della collaborazione tra Apple e il Malala Fund. Il CEO ha trattato anche altri argomenti.

Dopo l’intenso viaggio in Asia della scorsa settimana, il CEO di Apple Tim Cook è tornato negli Stati Uniti e ha fatto subito visita alla San Jose State University per parlare insieme alla presidente della SJSU Mary Papazian e a Malala Yousafzai della partnership tra Apple e il  Malala Fund.

cook malala
Nel 2018, Apple ha annunciato una partnership con il Malala Fund, che mira a fornire istruzione alle ragazze che altrimenti non sarebbero in grado di frequentare la scuola. Nella giornata di ieri, Cook ha nuovamente parlato su Twitter del lavoro di Apple con il Malala Fund, affermando che si sta lavorando per aiutare 130 milioni di ragazze a ottenere “un’istruzione sicura e di qualità“.

Durante l’evento organizzato dalla San Jose State University, Cook ha ribadito l’impegno di Apple a diffondere le competenze di coding in tutto il mondo. “Abbiamo cercato di concentrarci sull’insegnamento delle abilità di programmazione a tutti. Tutti dovrebbero imparare a programmare prima di laurearsi “, ha dichiarato il CEO di Apple, che ancora una volta preme su questo punto: il coding come materia da insegnare nelle scuole prima dell’Università.

L’istruzione è integrata nel DNA di Apple“, ha aggiunto Tim Cook. “È un grande equalizzatore. Se lo risolvi, risolvi molte altre battaglie”. 

Apple ha aiutato il Malala Fund a stare al passo con il mondo della tecnologia, sia attraverso finanziamenti che corsi di orientamento, come confermato da Malala Yousafzai: “La tecnologia sta cambiando a un ritmo molto veloce, per questo dobbiamo cambiare la nostra istruzione. Abbiamo dato per scontato che l’istruzione non è possibile in alcuni luoghi come i campi profughi, ma la tecnologia può cambiare tutto. Apple ha contribuito ad espandere e aiutare la nostra visione a crescere“.

Tim Cook ha anche sottolineato l’importanza della collaborazione. “Prima si introduce la collaborazione in classe con l’insegnante che diventa l’allenatore e con la tecnologia che viene utilizzata come strumento, non un mezzo fine a se stesso, prima ci saranno grandi risultati per ragazzi e ragazze“.

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