Un nuovo studio conferma che l’adozione di Apple Pay sta crescendo in numerosi mercati fuori dagli Stati Uniti, Cina compresa.
Secondo le nuove statistiche pubblicate dalla società di consulenza gestionale Bain, circa l’80% dei consumatori cinesi ha utilizzato servizi di pagamento per smartphone nel 2018, con una percentuale molto più alta rispetto al 10% degli Stati Uniti.
Il mercato cinese è dominato da sistemi di pagamento locali come WeChat Pay e AliPay, ma anche Apple Pay è riuscito a ritagliarsi una fetta importante con il 17%. Quello di Apple è il servizio di pagamento mobile estero più utilizzato in Cina.
Bain conferma quindi che i mercati come quelli di Cina e India sono maturi da questo punto di vista e sono più che pronti ad utilizzare sistemi di pagamento mobile. Anche i rispettivi governi stanno spingendo per aumentare l’adozione dei pagamenti elettronici e limitare l’uso dei contanti non tracciabili ai fini fiscali.
Negli Stati Uniti, Apple Pay ha un tasso di adozione del 9%. In confronto, PayPal è utilizzato dal 44% dei consumatori americani, mentre le carte di credito e i contanti vantano rispettivi tassi di adozione dell’80% e del 79%.
Gli esperti di Bain spiegano che il basso tasso negli Stati Uniti è dovuto al fatto che Apple Pay offre pochi vantaggi e incentivi rispetto all’utilizzo della classica carda di credito: “In alcuni casi, inserire una carta di credito nel POS del punto vendita è più semplice che prendere l’iPhone, sbloccarlo e avvicinarlo al lettore NFC“. Inoltre, a differenza dell’Italia e di tanti altri paesi, negli Stati Uniti c’è una carenza di POS contactless e questo limita di molto l’utilizzo del servizio Apple Pay. Diversi negozi fisici nel paese stanno iniziando ad adottare nuovi POS, ma questo processo richiede l’acquisto, l’installazione e la configurazione di nuovo hardware.
Forse anche per questi motivi Apple ha deciso di introdurre Apple Card, visto che l’utente americano è molto più abituato ad utilizzare la classica carda di credito con relativi premi e cashback.