L’accusa a Huawei: bonus ai dipendenti che rubano informazioni sui prodotti Apple (e non solo)

Huawei è stata accusata di aver utilizzato tattiche molto dubbie per rubare e copiare i segreti di Apple e di altri concorrenti nel mercato dell’elettronica.

Secondo queste accuse, i casi di comportamenti portati avanti da Huawei per spiare e copiare Apple sono stati diversi. A novembre, ad esempio, un ingegnere di Huawei ha avviato lo sviluppo di uno smartwatch dopo aver scovato un fornitore che produce il sensore di frequenza cardiaca utilizzato su Apple Watch. L’ingegnere avrebbe organizzato l’incontro con la scusa di voler proporre un contratto di produzione, ma invece ha soltanto chiesto dettagli su Apple Watch. L’ingegnere era accompagnato da quattro ricercatori, e insieme hanno passato un’ora e mezza a chiedere dello smartwatch Apple.

Huawei avrebbe utilizzato tattiche simili anche contro altre aziende come Cisco, Motorola e Akhan Semiconductor. Ma c’è di più: Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti sostiene che Huawei ha da tempo attivato un programma che premia i dipendenti per il furto di dati, con bonus migliori in base all’importanza delle informazioni trafugate.

Nel 2016, ad esempio, Huawei avrebbe copiato il design di un connettore realizzato da Apple per rendere più sottile il MacBook Pro (tale connettore collegava il display alla scheda logica). Un comportamento simile si sarebbe ripetuto nel 2018, quando Huawei sarebbe riuscita a ottenere da un fornitore Apple informazioni sul design dei nuovi MacBook Pro che sarebbero usciti dopo qualche mese.

Un’altra  tattica è parlare con persone che in passato hanno lavorato con Apple o con aziende della sua catena di approvvigionamento. In un caso, un ex-dipendente Apple che aveva lasciato da poco l’azienda sarebbe stato convinto da Huawei a svelare alcuni dettagli su prodotti e funzionalità non ancora annunciati.

Una nuova bufera legale potrebbe presto colpire il colosso cinese…

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