Il presidente di Qualcomm ci crede ancora: “La guerra con Apple sta per finire”

Quando sembrava che non ci fossero più alternative alla guerra in tribunale, il presidente di Qualcomm conferma quanto detto dal CEO dell’azienda alcuni giorni fa e afferma che la guerra con Apple potrebbe finire presto.

Il presidente di Qualcomm, Cristiano Amon, ha affermato che nel 2019 verrà sicuramente risolta la diatriba con Apple, “in un modo o nell’altro“. Non si tratta quindi di dichiarazioni che fanno presagire un accordo, ma se l’azienda si aspetta di risolvere tutto nel 2019 è probabile che c’è ancora fiducia su una soluzione extra-giudiziale, visto che a processo, tra appelli e contro appelli, difficilmente si finirà prima di qualche anno.

Apple ha però smentito qualsiasi possibile accordo ed è pronta ad affrontare Qualcomm in tribunale.

Ricordiamo che Qualcomm e Apple sono da tempo protagoniste di una dura battaglia legale. Tutto è iniziato con una denuncia da parte di Apple, nella quale si affermava che Qualcomm aveva richiesto pagamenti per royalties di brevetti di cui non deteneva alcun diritto, arrivando a chiedere fino ad 1 miliardo di dollari per assicurare le forniture dei processori baseband degli iPhone. In totale, Qualcomm avrebbe “estorto” ad Apple 1 miliardo di dollari, che ora l’azienda richiede nella querela presentata nei mesi scorsi. Apple accusa Qualcomm anche di aver illecitamente aumentato i prezzi rispetto alla concorrenza, giocando proprio sulle non veritiere – dice Apple – royalties. In pratica, per gli avvocati di Apple, Qualcomm ha usato il suo “potere di monopolio” per non rispettare gli impegni FRAND (quelli che obbligano a concedere alcuni brevetti considerati standard del settore in modo equo, ragionevole e non discriminatorio) , facendo quindi pagare royalties molto più alte. La contro querela  presentata da Qualcomm nega queste accuse e parla di semplice volontà dell’azienda di Cupertino di avere minori costi di licenza..

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