Quella pazza idea di un iPhone wireless e senza connettori

Pochi giorni fa, un importante giornalista come Mark Gurman ha detto che Apple sta pensando di rimuovere il connettore Lightning dai futuri iPhone per creare un dispositivo totalmente wireless. Una soluzione di questo tipo, però, ad oggi e per almeno i prossimi 4-5 anni rischierebbe di essere controproducente per tutti, dagli utenti alla stessa Apple. Ecco perché.

Stando a quanto riferito da Bloomberg, Apple avrebbe addirittura pensato di rimuovere la porta Lightning già dall’iPhone X, per poi cambiare idea prima della fase finale di progettazione. Secondo Gurman, quindi, sarebbe solo questione di tempo prima di un iPhone completamente wireless.

Ammettendo che il report sia vero e corrisponda alla reale volontà di Apple, ci sono alcuni punti che ci spingono a definire molto rischiosa questa idea.

La storia ci ha insegnato che Apple difficilmente sbaglia quando decide di tagliare con il passato e di puntare su nuovi protocolli. All’inizio tutti la criticano, poi tutti la seguono. In questo caso, però, anche chi ha piena fiducia nei progetti futuri di Apple ha diversi dubbi su un iPhone completamente privo di connettori hardware da qui a pochi anni.

Eliminare la porta Lightning rientrerebbe sempre nell’ottica di risparmiare spazio all’interno del dispositivo e di offrire un design ancora più bello. Apple lo ha fatto nel 2012 passando dal connettore a 30-pin al connettore Lightning con l’iPhone 5: questa soluzione ha consentito di avere più spazio per batteria e altri componenti, senza dover aumentare le dimensioni e lo spessore del dispositivo.

Apple ha seguito questo suo obiettivo anche eliminando il jack audio nel 2016, a partire dall’iPhone 7. Una scelta che ancora oggi fa discutere, ma che diversi altri produttori di smartphone stanno iniziando a seguire. Apple ha risparmiato quindi ulteriore spazio, al prezzo di un adattatore in più da inserire nella confezione.

Ora, dopo sei anni, si parla di USB-C che, dal 2019, potrebbe sostituire il connettore Lightning, sempre che Apple non decida di eliminare prima qualsiasi tipo di porta dai suoi smartphone.

Eliminare il connettore Lightning (o USB-C che sia) non ha però la stessa valenza di togliere una semplice porta jack audio. Quest’ultima è stata rimpiazzata dallo stesso connettore Lightning e dalle tante cuffie wireless in commercio. Un connettore come quello Lightning è invece molto più difficile da sostituire.

Parliamo della ricarica. L’uso più comune del connettore Lightning è quello della ricarica. E’ vero, gli iPhone supportano ora la ricarica wireless che presto offrirà la stessa potenza di quella via cavo, ma sono due cose diverse. L’una non può sostituire l’altre, e viceversa.

Facciamo qualche esempio. Siamo nel letto prima di andare a dormire e, come capita spesso, l’iPhone deve essere ricaricato dopo una lunga giornata. Magari non è la pratica più consigliata dai medici, ma come molti di voi ho l’abitudine di usare l’iPhone prima di addormentarmi: un ultimo sguardo alle e-mail, una lettura delle news di giornata, un po’ di cazzeggio su Facbook e Instagram, magari una partitina veloce a Fortnite. Se l’iPhone è al 5%, lo collego al cavo e lo uso senza problemi (a proposito, se avete questa brutta abitudine come me vi consiglio un bel cavo da 2 metri, comodissimo quando siamo nel letto!). E se l’iPhone non avesse alcun connettore? Sarei obbligato a lasciarlo sul comodino, appoggiato al pad di ricarica wireless. Magari potrei tenere in mano basetta e iPhone uniti da un po’ di nastro isolante… no questa no dai…

Ah, e non dimenticatevi che anche in auto dovremmo munirci di qualche caricatore wireless..

Discorso simile si può fare in situazioni ben più importanti, ad esempio quando l’iPhone per qualche motivo non si accende, magari per problemi software o hardware. In molti casi, la salvezza si chiama modalità DFU, che di fatto richiede il collegamento al PC/Mac per poter riscaricare il sistema operativo. OK, magari Apple escogiterà una soluzione alternativa con una modalità di pre-boot che si può attivare in caso di necessità, ma anche in questo caso la stessa Apple non avrebbe più a disposizione una porta fondamentale e indispensabile per effettuare la diagnostica del dispositivo.

Vogliamo poi parlare di decine di accessori che, per qualche anno, non avranno alternative wireless: lettori SD per iPhone, connettori per TV, dock e tantissime altre periferiche utilizzate anche in ambiti lavorativi e sanitari. Lo stesso CarPlay, al momento, funziona praticamente soltanto via cavo e il supporto wireless è ancora lontano dall’arrivare in un numero sufficiente di auto.

La tecnologia ci ha insegnato che non ci sono limiti, e quindi è probabile che tra 4-5 anni tutto sarà wireless, accessori compresi. Fino ad allora, però, parlare di un iPhone senza connettori potrebbe essere davvero prematuro e rischioso.

Lo scenario più probabile è che nel 2019 ci saranno i primi iPhone USB-C e che, dopo un ciclo solito di 4-5 anni, si passerà al total wireless.

Cosa ne pensate?

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