Foxconn e Unimicron indagate per rilascio di tossine nei fiumi

Due fornitori di Apple con sede in Cina, Foxconn e Unimicron, sono stati accusati di aver rilasciato tossine tossiche nei fiumi locali, arrecando un grave danno ambientale per la popolazione e gli animali.

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Le accuse sono partite dall’attivista ambientalista Ma Jun e da cinque diverse organizzazioni no-profit che hanno praticamente obbligato le autorità cinesi ad aprire un’indagine contro Foxconn e Unimicron.

Attualmente sarebbe già sotto esame la zona di Kunshan, a circa 70 chilometri da Shangai, dove le due aziende avrebbero rilasciato tossine tossiche nei fiumi. Tali tossine, rilasciate in quantità superiori a quanto consentito dalla legge, potrebbero arrecare seri danni alle coltivazioni, agli animali e alla popolazione del luogo.

Se le accuse si rivelassero fondate, le due aziende sarebbero costrette a pagare ingenti multe al governo cinese, con conseguenti ripercussioni di immagine per Apple, dato che Foxconn e Unimicron sono tra i due più importanti software cinesi della società.

 

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