L’e-mail di Steve Jobs che potrebbe incastrare Apple nel processo sugli ebook

Il Dipartimento di Giustizia degli USA, in merito all’ormai noto caso di possibile collusione tra Apple e gli editori per aumentare arbitrariamente il prezzo degli eBooks, ha pubblicato uno scambio di e-mail tra l’ex CEO Steve Jobs e il CEO della News Corporation/Harper Collins James Murdoch. In questa e-mail, che risale al gennaio del 2010, Jobs spiega il perchè della sua proposta di diminuire i prezzi degli e-book rispetto a quelli della versione cartacea.

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Nel messaggio, Steve Jobs scrive “noi semplicemente crediamo che il mercato degli e-book non possa avere successo con prezzi superiori ai 12,99$ o ai 14,99$. Diamine, Amazon sta vendendo questi libri a 9,99$ e, chissà, forse hanno ragione e noi falliremo anche proponendo gli e-book a 12,99$. Ma noi siamo disposti a provare i prezzi che abbiamo proposto, ma non a proporre prezzi più alti perchè siamo sicuri che sarà un fallimento“.

Jobs afferma poi che la HarperCollins ha tre scelte: vedere de Apple e gli editori possono tutti accordarsi per fissare il prezzo degli ebook tra i 12,99$ e i 14,99$, andare avanti con lo standard dei 9,99$ di Amazon, rischiando però bassi profitti, o boicottare Amazon. Jobs consiglia però di non vagliare questa ultima ipotesi, perchè un boicottaggio di Amazon stimolerebbe solo la pirateria.

Il Dipartimenti di Giustizia vuole usare questa e-mail come prova che Apple era effettivamente collusa con gli editori per gonfiare artificialmente i prezzi degli e-book, in particolare per sconfiggere il modello di Amazon a 9,99$.

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