Gli utenti iPhone risultano i più vulnerabili ad attacchi phishing, è davvero cosi?

Da recenti test e studi, secondo Trusteer gli utenti che possiedono un iPhone sono i soggetti più a rischio di attacchi phishing. Per chi ancora non lo sapesse, Trusteer è una ditta privata di sicurezza informatica, con sede negli Stati Uniti e Israele, che con il suo programma Rapport ha lo scopo di proteggere i dati riservati (come le credenziali di un account o conti bancari) per evitare, qualora si presentassero attacchi o furti d’identità, perdite di dati.

Recentemente, questa famosa società ha avuto accesso ai file di log dei server web che sono stati hosting di siti web di phishing. Analizzando il contenuto presente nel log è emerso qualcosa di veramente interessante:

  • gli utenti che possiedono un dispositivo mobile sono i primi ad arrivare ad un sito manomesso, esposto ad attacchi di phishing;
  • la probabilità di accesso verso questa tipologia di siti è 3 volte maggiore rispetto agli utenti desktop che utilizzano un comune PC – Mac;
  • coloro maggiormente esposti ad accedere a questi siti sono gli utenti proprietari di un iPhone. Rispetto agli utenti Blackbarry, la probabilità di accesso è 8 volte superiore.

Notizie tristi dunque. Nonostante lo smartphone di Cupertino sia uno dei più diffusi terminali in USA e nelle altre grandi nazioni, il 65% di attacchi aventi successo sono proprio diretti verso i possessori di iPhone. A seguirlo ci pensa iPad (altro dispositivo Apple) con il 16% di attacchi phishing, Android (9%) e BlackBarry (8%) vanno quasi a braccetto per lasciare l’ultimo posto al Symbian (2%), anche perchè sempre meno utilizzato?

La maggior parte degli attacchi phishing, come dichiarato anche da Trusteer, provengono dalle email e,  in minor parte, nell’utilizzo tradizionale di internet. La spiegazione più probabile, e fattibile, sta tutta nelle differenze nel modo in cui le varie piattaforme (iOS, Android, BlackBarry, Symbian) gestiscono e presentano le proprie email.

Per venir incontro agli utenti e maggiormente ai meno esperti, Trusterr ha lasciato alcune raccomandazioni da seguire, ovvero non cliccare mai (tranne proprio quando si è sicuri) sui link contenuti nelle mail in quanto in alcuni casi è difficile stabilire il mittente del messaggio, l’indirizzo e quali conseguenze si possono verificare (phishing, malware, truffe, ecc…).

Voi come la pensate?

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