L’Apple Store a Milano spacca la giunta: gli assessori a difesa dell’Apollo

Nonostante questo sia il giorno dell’uscita dell’iPhone 6s, l’argomento che più sta tenendo banco nella città di Milano non è tanto l’arrivo del nuovo smartphone targato Apple, bensì l’apertura del nuovo Store in pieno centro nella città meneghina. Ne abbiamo parlato già nei giorni scorsi, sottolineando come i cittadini si fossero mossi per una petizione che permettesse di salvare il Cinema Apollo, il multisala nella Galleria de Cristoforis che farà spazio all’Apple Store: la notizia ha avuto maggior rimbombo mediatico anche a fronte di quanto accaduto a distanza di 24 ore, con il gruppo Fininvest che ha ceduto parte dell’Odeon a La Rinascente, causando così la vendita di due cinema in un solo giorno. La novità di oggi è che arrivano le dichiarazioni ufficiali della giunta comunale, leggermente spaccata sull’argomento.

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Carmela Rozza, assessore ai Lavori pubblici, si è espressa specificando che tale progetto rischia di negare la funzione di piazza del Liberty, uno spazio sì privato, ma a uso pubblico, che in questi anni è stato soggetto di interventi di ristrutturazione per un costo totale di 600mila euro, ovviamente soldi pubblici. Chi invece non è d’accordo con l’assessore Rozza è Pierfrancesco Maran, con incarico alla Mobilità: «Sicuramente il Cinema Apollo mancherà a molti di noi, però credo anche che l’apertura di Apple sia una notizia molto positiva per Milano. Trattasi di uno spazio privato e di libera scelta dei proprietari di vendere e su cui l’Amministrazione Comunale non ha ruolo». 

Di maggior spessore è l’intervento di Filippo Del Corno, assessore alla Cultura, cui si sono appellati in molti tra i cittadini per salvare quello che è ritenuto essere un patrimonio culturale prima che imprenditoriale di Milano: «Tale scelta priva la città di un importante punto di riferimento culturale e sociale, e vanifica una buona parte del lavoro prezioso compiuto da Anteo Spa per la diffusione del cinema di qualità a Milano. Perché non predisporre che gli scomputi oneri dei prossimi importanti interventi urbanistici non contemplino, oltre a scuole, biblioteche, teatri e parchi, anche sale cinematografiche, considerandole una priorità?».

In chiusura comunque fa ben sperare l’intervento di Alessandro Balducci, delegato all’Urbanistica ed ex pro-rettore del Politecnico di Milano: per questi a Palazzo Marino si sta lavorando per trovare una nuova sistemazione all’Apollo, così da non doverne dichiarare la chiusura definitivamente.

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