Apple “svela” alcune curiosità su Epic Games

Nuovi documenti presentati da Apple svelano alcune curiosità su Epic Games che potrebbero essere molto rilevanti per la giuria.

Prima dell’imminente processo che inizierà a maggio, Apple ha archiviato centinaia di pagine di documenti che includono alcune curiosità interessanti e fino ad oggi sconosciute su “Epic Games”.

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Dai documenti emerge che Epic Games ha pianificato la sua battaglia contro Apple per almeno due anni prima di decidere di violare deliberatamente le regole dell’App Store, così da poter mettere al centro della discussione le commissioni che Apple fa pagare agli sviluppatori. Epic è dell’opinione che non dovrebbe pagare ad Apple un taglio del 30% per distribuire app su dispositivi iOS, ma i nuovi documenti presentati da Apple mostrano che la stessa Epic addebitava commissioni molto più alte.

Negli anni ’90, quando Epic iniziò a distribuire giochi di altri sviluppatori, raccoglieva una commissione del 60%. Secondo i documenti di Apple, il CEO di Epic Tim Sweeney disse all’epoca che la commissione del 60% raccolta da Epic era una “royalty abbastanza favorevole“, poiché la maggior parte dei distributori all’epoca addebitava commissioni del 70%.

Prima che esistessero piattaforme di distribuzione digitale come l’App Store, Sweeney disse che era molto scoraggiante vendere giochi “attraverso store e luoghi fisici“:

Vedi, ci metti un enorme impegno nello sviluppo di un programma. Se devi rilasciarlo, sostanzialmente raddoppi lo sforzo, a causa di tutta la distribuzione e la documentazione necessarie. E a meno che tu non abbia intenzione di guadagnare seriamente solo da qual momento, non ne vale la pena. “

Secondo Apple, l’App Store ha ribaltato lo status quo e ha introdotto un sistema di marketing, distribuzione e transazione senza attriti sia per gli sviluppatori che per gli utenti. Apple ha affermato che il suo modello ha rivoluzionato i guadagni per gli sviluppatori, che possono mantenere una quota del 70% dall’App Store invece di dover pagare il 70% a un distributore per le tipiche vendite al dettaglio negli store fisici.

Nei nuovi documenti, Apple ha sottolineato che le commissioni così elevate che Epic addebitava sono la prova che gli accordi negoziati prima dell’App Store erano peggiori per gli sviluppatori rispetto alla commissione del 30%. L’azienda ha anche aggiunto che ora la gran parte degli sviluppatori paga solo il 15% se i guadagni dell’anno precedente sono inferiori al milione di dollari.

Inoltre, sebbene il CEO di Epic Tim Sweeney abbia passato molto tempo a diffamare Apple su Twitter, è un fan delle pratiche sulla privacy dell’azienda. Secondo quando condiviso da Apple, Sweeney ha affermato di trovare l’approccio di Apple alla privacy superiore all’approccio di Google nella gestione dei dati dei clienti: “Apple fa un ottimo lavoro su questo punto”. 

Partendo da questa frase, Apple afferma che la causa legale con Epic potrebbe avere un impatto diretto sulla sicurezza dell’iPhone poiché la privacy dei clienti è uno dei motivi per cui Apple vuole supervisionare le app consentite sui dispositivi iOS. Se fossero possibili app store alternativi, non ci sarebbero regole sulle informazioni che possono essere ottenute dagli utenti iPhone.

Apple ritiene inoltre che il sideload delle app iOS creerebbe vulnerabilità inaccettabili che rischierebbero di esporre i clienti a virus e malware. E anche su questo punto, Apple fa un esempio che riguarda direttamente Epic Games.

Gli stessi ingegneri di Epic hanno espresso in passato preoccupazione per il sideload delle app sui dispositivi Android:

C’è stata una perdita nei binari per il programma di installazione di Fortnite dopo che Epic lo ha lanciato su dispositivi Android tramite sideloading nell’agosto 2018, che ha portato a malware e frodi. E come ha notato un programmatore dell’azienda, “sono veramente preoccupato per l’aspetto della sicurezza di questo approccio, un sacco di malware stanno girando simulando l’app Fortnite.

I documenti depositati in tribunale forniscono alcune chiare indicazioni sul perché Epic Games vuole una riduzione delle tariffe per l’App Store: la software house non sta guadagnando abbastanza soldi dal suo store. Epic ha perso circa 181 milioni di dollari nel 2019 e si prevede che ne perderà 273 milioni nel 2020. Epic ha impegnato 444 milioni di dollari in garanzie minime per gli sviluppatori terzi, ma ha guadagnati solo 401 milioni. Epic ha inoltre giù affermato che perderà circa 139 milioni di dollari nel 2021, malgrado Sweeney abbia affermato che si tratta di un investimento per far crescere il business.

Apple afferma invece che Epic sta finanziando lo store ‌Epic Games‌ attraverso altre componenti della sua attività, come Fortnite, che sono più redditizie.

Intanto, Tim Sweeney ha annunciato di aver concluso una raccolta fondi da 1 miliardo di dollari, di cui 200 milioni provenienti da Sony. L’interesse di Sony è chiaramente legato alla piattaforma gaming di Epic, ma soprattutto all’Unreal Engine.

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