Aprire agli app store terzi “distruggerebbe l’iPhone come lo conosciamo oggi”

Apple si è espressa contro una proposta di legge che aprirebbe la strada ad app store di terze parti su iPhone e iPad.

Il Senato del Nord Dakota ha proposto un nuovo disegno di legge che impedirebbe ad Apple e Google di obbligare gli sviluppatori a utilizzare i rispettivi app store e relativi metodi di pagamento, aprendo quindi la strada a opzioni alternative.

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Secondo il senatore Kyle Davison, che ieri ha presentato il Senate Bill 2333, il decreto è progettato per “livellare il campo di gioco” per gli sviluppatori di app nel Nord Dakota e proteggere i clienti da “tariffe devastanti e monopolistiche imposte dalle grandi aziende tecnologiche“, riferendosi alle commissioni che Apple e Google prendono dagli sviluppatori.

In particolare, il disegno di legge impedirebbe ad Apple di richiedere agli sviluppatori di utilizzare una piattaforma di distribuzione di applicazioni digitali come modalità esclusiva di distribuzione di un prodotto digitale e impedirebbe all’azienda di richiedere l’utilizzo dei propri acquisti in-app come modalità esclusiva di accettazione del pagamento da un utente. Nel disegno di legge è presente anche una norma che impedisce ad Apple di rivalersi contro gli sviluppatori che scelgono metodi di pagamento e distribuzione alternativi.

Erik Neuenschwander, Chief Privacy Engineer di Apple, si è espresso contro questa proposta, affermando che “minaccia di distruggere l’iPhone come lo conosciamo oggi” visto che vengono richieste modifiche che minerebbero la privacy, la sicurezza e le prestazioni del dispositivo. Neuenschwander ha aggiunto che Apple lavora sodo per lasciare le app dannose fuori dall’App Store, mentre il disegno di legge del Nord Dakota imporrebbe all’azienda di farle entrare.

Apple non consente l’installazione di app su dispositivi iOS al di fuori dell’App Store e non sono disponibili opzioni alternative (tolto, ovviamente, il jailbreak). Apple esamina tutte le app messe a disposizione per il download dei propri clienti, cosa che non accadrebbe con un’opzione di app store di terze parti.

Apple inoltre non consente agli sviluppatori di app di accettare pagamenti tramite metodi diversi dall’acquisto in-app, tranne in determinate situazioni, una politica questa che ha portato alla battaglia legale tra Apple ed Epic Games. ‌Il co-fondatore di Basecamp David Heinemeier Hansson, anche lui coinvolto in una lotta legale con Apple sull’app di posta elettronica “HEY”, ha testimoniato a favore di questo disegno di legge e ha detto che gli dà speranza che “i monopoli tecnologici non governeranno il mondo per sempre“.

Apple sta anche affrontando diverse cause antitrust relative proprio all’App Store e al monopolio relativo alla distribuzione e agli acquisti in-app. Cosa ne pensate di questa possibile apertura?

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