Secondo un nuovo studio di SosTariffe.it, le offerte di telefonia mobile hanno registrato un aumento del 65% delle rimodulazioni da parte dei vari operatori, mentre quelle relative alle offerte di tipo fisso sono diminuite del 29%.
Le rimodulazioni tariffarie sono tra le principali cause della modifica dei prezzi delle principali offerte di telefonia mobile e fissa.
Negli ultimi mesi, le rimodulazioni hanno influito sulle tariffe attive sia per quanto riguarda il settore di telefonia mobile che per quello delle offerte Internet casa. In particolare, se da un lato si è assistito a un rialzo significativo delle modifiche sulle offerte di telefonia mobile, dall’altro la telefonia fissa è stata contrassegnata da una riduzione delle rimodulazioni di quasi il 30%.
Dalla comparazione tra le tariffe per la telefonia mobile del 2019 con quelle del 2020 è stato registrato un incremento delle rimodulazioni pari al 65,46%. I dati raccolti confermano che si è passati da una rimodulazione media annuale di 22,44 euro a una di 37,13 euro, cifre che i provider hanno mediamente aggiunto alla spesa annua degli utenti.
Per quanto riguarda le rimodulazioni delle tariffe Internet casa, nel 2019 è stata imposta una rimodulazione media mensile di 2,32 euro e annuale di 27,87 euro, mentre nel 2020 si sono abbassate del 29,06%, toccando un rincaro mensile di 1,65 euro e annuale di 19,77 euro.
Ricordiamo che le rimodulazioni delle tariffe degli operatori di telefonia mobile e fissa possono prevedere un aumento del costo del canone mensile, oppure la variazione dei servizi che fanno parte di una data offerta.
Nel momento in cui si verifica una rimodulazione, il consumatore può decidere di sottoscrivere un’offerta differente, pur rimanendo con lo stesso operatore. Nella maggior parte dei casi, però, la rimodulazione di un’offerta rappresenta una situazione che convince il vecchio cliente a cambiare gestore.