Apple potrebbe rimuovere Aribnb dall’App Store

Apple finisce ancora una volta nel mirino delle critiche per le commissioni previste su App Store.

Airbnb e ClassPass affermano che la richiesta avanzata da Apple di ridurre le vendite online è sbagliata e va rivista, come riportato in queste ore dal New York Times. Il rischio è che le due app vengano però eliminate dallo store.

airbnb iphone

ClassPass aiuta gli utenti a prenotare lezioni nelle palestre locali ma, a causa della situazione globale, gli ideatori sono stati costretti a spostare la loro attività online per offrire lezioni virtuali. Nelle scorse settimane, ClassPass ha ricevuto un messaggio da parte di Apple che gli sviluppatori definiscono “preoccupate“, visto che veniva chiesta una commissione del 30% sulle vendite. Nel testo, Apple spiega che le regole dell’App Store prevedono una revenue del 30% sulle vendite online, anche se prima questa richiesta non era stata effettuata perché ClassPass vendeva lezioni che si tenevano di persona.

Piuttosto che rispettare questa regola, ClassPass ha deciso di eliminare le lezioni virtuali dalla sua app per iPhone e di offrire solo la possibilità di prenotare una palestra locale.

Airbnb racconta un’esperienza simile da quando ha iniziato a offrire “esperienze online”, come lezioni di cucina virtuale e sessioni di meditazione, per rispondere alle nuove esigenze dei clienti negli ultimi mesi. Quando ha richiesto le commissioni su queste vendite online, Apple ha affermato che Airbnb aveva intenzione di vendere esperienze virtuali da molto tempo e che, nonostante l’azienda avesse sfruttato la sua app iPhone per guadagnare miliardi di dollari, fino ad ora non era mai stata chiesta alcuna commissione. Le trattative tra Apple e Airbnb sono in corso, ma Apple ha avvertito che se le due società non riusciranno a trovare un accordo, l’app potrebbe essere rimossa dallo store.

Apple ha commentato la notizia spiegando che rinunciare alle commissioni in questi casi specifici non sarebbe stato giusto per molti altri sviluppatori che pagano regolarmente la loro fee per servizi simili:

Al fine di garantire che ogni sviluppatore possa creare e far crescere un’azienda di successo, Apple mantiene una serie di linee guida chiare e coerenti che si applicano ugualmente a tutti

Apple ha anche citato un recente studio che difende le commissioni su App Store, le cui pratiche risulterebbero in linea con altri store di settore

Molte aziende e sviluppatori di app si sono recentemente lamentati del fatto che Apple li costringa a pagare commissioni per essere inclusi su ‌App Store‌, luogo essenziale per raggiungere i 900 milioni di potenziali clienti che hanno iPhone. Europa e Stati Uniti hanno anche avviato delle indagini in merito per possibili comportamenti anti-concorrenziali di Apple.

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