Francia e Germania chiedono ad Apple meno restrizioni sulla privacy per le app di tracciamento

Francia e Germania chiedono ad Apple e Google di allentare alcune restrizioni sulla privacy per sviluppare le app di tracciamento dei contatti.

Francia e Germania hanno espresso alcuni dubbi sulla tecnologia di tracciamento sviluppata da Apple e Google, e ora definita “notifica di esposizione”.

apple app covid 19

Il sistema di tracciamento dei contatti sviluppato da Apple e Google consentirà alle app ufficiali delle organizzazioni sanitarie scelte dai singoli governi di eseguire in background alcune operazioni su iOS e Android, allo scopo di monitorare tramite Bluetooth i contagi e informare gli utenti che sono stati in contatto con persone risultate positive. Per poter sfruttare queste API, gli sviluppatori dovranno accettare un approccio decentralizzato.

Francia e Germania non ci stanno e hanno chiesto ad Apple di sostenere gli sforzi nazionali di sviluppo delle app per il tracciamento dei contatti, ad esempio alleggerendo le severe restrizioni sulla privacy che le due aziende hanno implementato.

Questa situazione di stallo è stata innescata da due fattori principali. Il primo è che iOS ha una funzione di sicurezza che impedisce alle applicazioni che inviano dati tramite Bluetooth di utilizzare il protocollo di comunicazione a corto raggio in background. Senza la possibilità di eseguire questa operazione in background, le app di tracciamento dei contatti sarebbero gravemente ostacolate in quanto gli utenti sarebbero tenuti a mantenere aperte le loro app e sbloccati i loro iPhone. Per questo motivo, i funzionari francesi e tedeschi hanno chiesto ad Apple di eliminare queste restrizioni su iOS per consentire il corretto funzionamento della propria app di tracciamento dei contatti.

La possibilità di utilizzare il Bluetooth in background per monitorare se un utente con smartphone iOS o Android è entrato in contatto con qualcuno risultato positivo al COVID-19 è una delle caratteristiche principali del sistema di tracciamento dei contatti sviluppato da Apple e Google, che sarà fornito solo alle agenzie di salute pubblica ufficiali. Apple e Google richiedono però agli sviluppatori di gestire i dati in modo decentralizzato, impedendo che le informazioni lascino il dispositivo di un utente fino a quando non ricevono una diagnosi positiva di COVID-19. Entrambe le società sembrano riluttanti ad abbandonare questi protocolli.

Questi principi sulla privacy non cambieranno“, ha dichiarato Gary Davis, direttore globale della privacy in Apple. “Sono principi fondamentali necessari per far funzionare questo lavoro“.

Il secondo problema è che Francia e Germania hanno optato per una soluzione centralizzata del tracciamento dei contatti, con i dati degli utenti che saranno memorizzati su un server centrale. Per questo motivo, queste due app non potranno utilizzare le API di Apple e Google e, di conseguenza, non saranno nemmeno in grado di funzionare in background. Senza questa caratteristica chiave, ci sono seri dubbi sull’efficacia delle misure di tracciamento scelte dai due Paesi.

Un portavoce del governo francese ha affermato che gli stati dell’UE “sono completamente tenuti in ostaggio da Apple e Google”.

Certo, suona strano sentire dei governi chiedere alle aziende tech di allentare la sicurezza e di rimuovere alcuni parametri fondamentali per la tutela della privacy. La posizione di Apple e Google è chiara: consentiremo alle app ufficiali di utilizzare la tecnologia di prossimità Bluetooth in background, ma solo se i dati non saranno inviati ad un server centralizzato almeno fino a quando una persona non risulterà positiva al COVID-19.

Si tratta probabilmente del miglior compromesso per garantire la privacy degli utenti e fornire un servizio adeguato di tracciamento dei contatti. Rimane il dubbio sul perché Francia e Germania si ostinino a voler sviluppare una soluzione in-house e a creare un server centralizzato.

Cosa ne pensate?

 

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