Tim Cook in Italia parla di fake news, privacy e immigrazione

Dopo Germania e Francia, Tim cook ha fatto tappa in Italia per partecipare ad un importante evento nella città di Firenze.

Il viaggio di Tim Cook in Europa ha fatto tappa anche in Italia, per la precisione a Firenze per partecipare all’Osservatorio Permanente Giovani-Editori.

Tim Cook è intervenuto al Teatro Odeon di Firenze davanti a tantissimi studenti che hanno partecipato al progetto “Il Quotidiano di classe” organizzato dall’Osservatorio Giovani-Editori.

Il CEO di Apple ha tenuto il discorso di inaugurazione della 20º edizione del progetto, ricordando che Apple ha iniziato da diversi mesi una collaborazione con l’Osservatorio per sostenere l’alfabetizzazione mediatica:

Mi è parso chiaro che la gente faceva fatica a distinguere la verità dalle bugie, e sembrava chiaro che era molto importante sviluppare il pensiero critico, per questo abbiamo pensato che fosse importante aiutare gli studenti a separare la verità dalle bugie. Ci è sembrato che l’Osservatorio svolgesse bene questo ruolo, e per noi è stato un piacere fare questa partnership.

Durante il suo discorso e la successiva sessione di domande e risposte con gli studenti, Tim Cook ha parlato delle fake news:

Internet ha portato tante cose positive, ma le fake news sono uno degli aspetti negativi. Tutti noi amanti della democrazia e della libertà dobbiamo pensare che separare il falso dal vero sia la base della libertà. Il giornalismo di qualità è fondamento di ogni democrazia e una stampa aperta è libera è indispensabile.

Cook ha anche parlato del fatto che Apple non tratta gli utenti “come un prodotto” e non vende o distribuisce alcun dato dei suoi clienti:

Credo che se ognuno di noi inizi a pensare che tutto ciò che facciamo è supervisionato e che tutto ciò che pensiamo sia noto a qualcuno, col tempo cambieremmo il nostro comportamento. Non perché ci sia qualcosa che non va, ma perché con meno tempo a disposizione esploriamo di mento e, soprattutto, se ci sono governi e aziende che ci monitorano il nostro pensiero non è più libero. Apple non venderà mai i tuoi dati. I nostri clienti non sono prodotti. I nostri clienti vengono trattati con dignità e rispetto.

Di recente Apple ha fatto diversi annunci relativi ai cambiamenti climatici e alla protezione dell’ambiente. Su questo punto, Cook ha dichiarato che per Apple le energie rinnovabili sono una priorità non a causa delle normative, ma perché è un “imperativo morale“. Cook ha parlato anche di immigrazione e della questione DACA negli Stati Uniti:

Non lo facciamo perché è richiesto dalle normative ma perché è un imperativo morale. Siamo anche sostenitori dell’immigrazione perché i paesi ricchi devono accettare i migranti che fuggono da situazioni difficili e vorrei che giovani e bambini, i cosiddetti Dreamer, rimanessero negli Stati Uniti per studiare. L’istruzione porta l’uguaglianza, un trampolino di lancio per garantire che tutti possano avere pari opportunità.

Cook ha concluso l’evento lasciando agli studenti un ultimo consiglio sull’uso dello smartphone:

Gli smartphone devono avvicinarti a coloro che sono lontani, non allontanarti da quelli vicini a te. Se passi più tempo a guardare i tuoi smartphone anziché gli occhi delle persone, ti sbagli. Per questo realizziamo prodotti per aiutarti e non perdere tempo.

Tim Cook ha parlato anche di criptovalute:

Penso davvero che una valuta debba rimanere nelle mani dei paesi e non debba essere gestita da aziende private. Non mi sento a mio agio con l’idea di un gruppo privato che istituisce una valuta in competizione con quelle nazionali. Una società privata non dovrebbe cercare di guadagnare potere in questo modo.

Non potevano mancare le domande sui dazi tra Stati Uniti e Cina:

Gli scambi commerciali non sono un gioco in cui uno perde e uno vince, sono positivi per entrambi. Sono a favore di un aggiornamento degli accordi commerciali, però sono fermamente convinto che gli scambi  liberi siano positivi per tutti. Spero che con il tempo le barriere commerciali, tariffarie o meno, si normalizzeranno e reputo sia fondamentale per un ambiente sano, sono ottimista.

Questo commento smentisce in parte quanto dichiarato dal VP di Apple Pay, Jennifer Bailey, che alcuni giorni fa aveva aperto all’idea di una Apple interessata alle criptovalute.

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