Apple: “La nostra scelta di passare ai modem Intel è la vera motivazione della denuncia di Qualcomm”

Apple e Qualcomm hanno presentato gli argomenti conclusivi nel processo che vede l’azienda di Cupertino accusata della violazione di tre brevetti.

Nelle loro argomentazioni finali, i legali di Apple hanno dichiarato ai giurati che la denuncia di Qualcomm non riguarda veramente i brevetti, ma il fatto che Apple abbia scelto di utilizzare i modem Intel facendo crollare i guadagni di Qualcomm.

Le osservazioni conclusive dell’avvocato Apple, Juanita Brooks, non si sono quindi concentrate esclusivamente sui tre brevetti in gioco, ma anche sull’elemento che avrebbe spinto Qualcomm a denunciare Apple: il passaggio ai modem Intel su tutta la linea iPhone.

Brooks ha osservato che Qualcomm ha fornito modem e tecnologie brevettate per combattere contro i produttori di smartphone durante lo stesso periodo in cui Apple ha iniziato quella che sarebbe diventata una transizione completa ai modem Intel: “Dovremmo anche essere in grado di cambiare liberamente fornitore?“.

Il primo iPhone ad utilizzare un chip wireless di Qualcomm è stato l’iPhone 4, a seguito di una scelta quasi obbligata allo scopo di far funzionare quel dispositivo sulle reti Verizon negli USA. Il rapporto esclusivo tra le due aziende è durato fino al 2016, quando Apple ha integrato i chip Intel in alcuni modelli di iPhone 7. La quota di Intel negli ordinativi dei chip modem per iPhone è aumentata mese dopo mese, fino al completo allontanamento di Qualcomm con la serie XS nel 2018.

Nelle sue argomentazioni conclusive, Qualcomm ha tentato di screditare la testimonianza dell’ex ingegnere Apple Arjuna Siva, che in aula ha sostenuto come una delle sue idee condivise con gli ingegneri Qualcomm sarebbe stata poi brevettata dalla stessa azienda, senza includere il suo nome tra gli inventori.

Qualcomm chiede 31 milioni di dollari di danni per violazione di tre brevetti relativi al risparmio energetico e all’efficienza operativa degli smartphone.

Ricordiamo che il processo riguarda tre brevetti che Qualcomm sostiene siano stati violati da Apple. Il primo brevetto consente ad uno smartphone di connettersi rapidamente ad internet una volta acceso il dispositivo; un altro brevetto riguarda l’elaborazione grafica e la gestione della batteria; il terzo e ultimo brevetto consente alle app del telefono di scaricare i dati più facilmente e più velocemente indirizzando il traffico tra il processore e il chip modem.

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