Apple contro Qualcomm: “Qualcuno ha tentato di influenzare la testimonianza di un nostro ex-ingegnere”

Dopo la testimonianza dell’ex ingegnere Apple Arjuna Siva nel processo contro Qualcomm, i legali di Apple hanno affermato che ci sono buone ragioni per credere che qualcuno abbia tentato di influenzare la sua testimonianza.

Siva è uno dei testimoni chiave di Apple, visto che l’azienda accusa Qualcomm di aver brevettato una sua idea condivisa  dall’ingegnere quando lavorava a Cupertino. Apple fa anche notare che Qualcomm ha intenzionalmente evitato di nominare Siva come co-inventore di quel brevetto.

L’ex ingegnere Apple ha testimoniato nella giornata di ieri, confermando che la sua idea venne presentata agli ingegneri Qualcomm in una e-mail portata come prova in tribunale.

Il problema è che Siva ha sì confermato di aver condiviso quell’idea con gli ingegneri di Cupertino, ma non ha preteso di essere considerato uno degli inventori del brevetto. La sua testimonianza non è stata negativa per Apple, ma l’azienda si aspettava qualcosa di diverso e di più accurato e meno semplice nelle dichiarazioni del testimone.

L’argomentazione di Apple era che Siva avesse inventato la tecnologia di uno dei tre brevetti di Qualcomm contestati in tribunale e che quindi doveva essersi il suo nome, in qualità di allora ingegnere Apple, sul brevetto che riguarda una tecnologia in grado di far attivare rapidamente la connessione internet ad uno smartphone dopo il processo di avvio.

La testimonianza di Siva, però. non ha mai toccato questo punto, limitandosi a quanto detto prima. Uno dei consulenti legali di Apple ha scritto che ci sono serie ragioni per credere che qualcuno abbia cercato di influenzare la testimonianza di Siva. Dubbi che nascono anche dal fatto che il nuovo consulente legale di Siva è un ex partner di Quinn Emanuel, lo studio legale che sta rappresentando Qualcomm.

Apple non intende comunque proseguire con ulteriori azioni in merito alla richiesta di manomissione dei testimoni.

Ricordiamo che il processo riguarda tre brevetti che Qualcomm sostiene siano stati violati da Apple. Il primo brevetto consente ad uno smartphone di connettersi rapidamente ad internet una volta acceso il dispositivo; un altro brevetto riguarda l’elaborazione grafica e la gestione della batteria; il terzo e ultimo brevetto consente alle app del telefono di scaricare i dati più facilmente e più velocemente indirizzando il traffico tra il processore e il chip modem.

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