Dialog Semiconductor, produttore tedesco di chip e fornitore di Apple, ha riferito che le entrate previste per il quarto trimestre del 2018 sono state di circa 431 milioni di dollari, ma il futuro non sembra roseo a causa di alcune mosse strategiche di Apple.
La notizia arriva appena due settimane dopo che Apple ha annunciato una riduzione delle stime dei ricavi di ben 9 miliardi di dollari per il primo trimestre dell’anno fiscale 2019.
Lo scorso ottobre, Apple ha stretto un accordo commerciale con Dialog Semiconductor per concedere in licenza la sua tecnologia di gestione dell’alimentazione dell’iPhone e trasferire asset tecnologici, in un accordo del valore di 600 milioni di dollari. Le azioni di Dialog sono cosi aumentate del 34%, il loro massimo dal 2002.
Come parte dell’accordo, Apple ha acquisito alcune delle risorse del chipmaker anglo-tedesco e 300 persone facenti parte del settore ricerca e sviluppo dell’azienda, ovvero circa il 16% della forza lavoro di Dialog. L’accordo rappresenta un enorme investimento per Apple, che si occuperà delle strutture Dialog in Italia, Germania e Regno Unito, espandendo la sua ricerca e lo sviluppo di chip in modo significativo in tutta Europa.
Proprio a causa delle scarse di iPhone, Apple avrebbe chiesto ai fornitori di tagliare i loro prezzi del 10%, il che significherebbe un trimestre piuttosto terribile, dato che il calo dei prezzi si sommerebbe alla diminuzione delle proiezioni di vendita.
Le azioni di Dialog inizialmente sono scese alla notizia della proiezione delle entrate odierne, ma sono poi risalite sul mercato tedesco, secondo il Financial Times.
Dialog Semiconductor non è però l’unica azienda ad aver subito il contraccolpo delle scarse vendite di Apple, infatti l’azienda taiwanese Catcher che realizza i telai in metallo per l’iPhone, ha avuto un disastroso calo del 28% nelle entrate di dicembre, mentre Largan Precision, il produttore di lenti per la fotocamera di iPhone, addirittura un calo delle vendite del 33,86%.
Per finire, anche Foxconn ha subito un lieve calo dell’ 8,27% a dicembre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, che la società attribuisce a “un declino relativamente ampio nel segmento dell’elettronica di consumo“.