Apple Watch assemblati in violazione dei diritti dei lavoratori, Apple annuncia un’indagine urgente

Apple è sempre attenta ai diritti dei lavoratori, soprattutto quando si tratta di controllare i fornitori che operano in Asia. Proprio oggi, ad esempio, l’azienda ha ufficializzato l’avvio di un’indagine urgente contro la Quanta Computer, principale produttrice di Apple Watch, a seguito di alcuni report su condizioni di lavoro illegali nella fabbrica cinese di Chongqing.

“Stiamo indagando con urgenza dopo aver ricevuto informazioni su possibili condizioni di lavoro illegali che riguardano gli stagisti assunti nel mese di settembre, i quali lavorerebbero in massacrati turni di notte”, si legge nella nota rilasciata da Apple alla CNN. “Abbiamo tolleranza zero per il mancato rispetto dei nostri standard e garantiamo un’azione rapida e una riparazione adeguata quando scopriamo violazioni in merito”. 

Secondo questo report, diversi ragazzi tra i 16 e i 19 anni lavorerebbero molto più delle ore massime previste dall’accordo con Apple, in condizioni non conformi nemmeno con le normative cinesi oltre che con gli standard dell’azienda. Gli straordinari servirebbero ad assemblare il maggior numero possibile di Apple Watch nella fabbrica diChongqing, in Cina.

Questi ragazzi non solo sarebbero stati obbligati a lavorare di notte e a straordinari superiori a quelli consentiti per legge, ma venivano anche minacciati di bocciatura o di conseguimento della laurea con forte ritardo se non avessero completato lo stage. Tra l’altro, i tirocini della Quanta Computer erano spesso estranei al percorso di studi dei ragazzi, e non avevano alcuna integrazione teorica e di studio come invece previsto dalle norme cinesi.

Apple ha dichiarato di aver effettuato delle verifiche presso la Quanta Computer a Chongqing per tre volte tra marzo e giugno, senza trovare alcun tirocinante a lavoro su prodotti Apple. Molti stagisti, però, sono stati assunti a settembre in vista della produzione dell’Apple Watch Series 4. Apple ha promesso di prendere quanto prima le dovute misure se venissero effettivamente riscontrate delle violazioni.

Nel suo report sui progressi relativi alla responsabilità dei fornitori pubblicato nel 2018, Apple ha dichiarato di aver imposto un limite di “non più del 10% di forza lavoro studentesca presso un singolo fornitore“. Apple aggiunge anche che i fornitori possono offrire straordinari “solo su base volontaria” e le fabbriche devono dare ai dipendenti “un giorno intero di riposo ogni sei giorni lavorati“.

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