Pegatron: Apple indaga sulla morte del ragazzo di 15 anni

Ieri vi abbiamo riportato la notizia della tragica morte di un giovane dipendente della Pegatron, deceduto per un attacco di polmonite dopo aver lavorato per un mese, 12 ore al giorno, nello stabilimento dell’aziende che produce gli iPhone 5c. A poche ore dall’accaduto, Apple ha aperto un’indagine interna per capire le reali cause del decesso.

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Come fa sapere un quotidiano cinese, negli ultimi mesi sono morti 5 giovani operai della Pegatron, e tutti per cause simili. Questo fa pensare che le condizioni di lavoro non siano propriamente sicure e che bisogna subito prendere dei provvedimenti. Inoltre, Pegatron non può assumere lavoratori sotto i 16 anni, visto il divieto delle leggi cinesi. Il ragazzo aveva però presentato un falso documento dove era riportata l’eta di 20 anni, confermata anche dalla famiglia. Questo non giustifica assolutamente il fatto che il povero 15enne abbia potuto lavorare per 12 ore al giorno, arrivando a morire di polmonite.

Apple ha annunciato di aver inviato degli esperti in medicina nella fabbrica Pegatron incriminata, al fine di svolgere un’accurata indagine. In un comunicato ufficiale, l’azienda di Cupertino fa sapere che non c’è ancora nessun collegamento diretto provato tra la morte del ragazzo e le condizioni di lavoro alla Pegetron, ma anche che Apple inizierà un’indagine per capire la realtà dei fatti e far sapere ai lavoratori se corrono rischi per la loro salute.

Dal 2011 ad oggi, dopo le tante critiche, Apple ha iniziato una politica di controllo serrato sulle condizioni di lavoro degli stabilimenti cinesi dove vengono assemblati gli iPhone, organizzando indagini periodiche e sanzionando chi non rispetta le regole. Speriamo che presto si faccia luce su quello che è accaduto all’unica vera vittima di tutta questa vicenda.

 

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