7 notizie per 7 giorni: nuovo appuntamento con la rubrica hi-tech di iPhoneItalia – Appuntamento 20/05

Chi possiede un iPhone è, nella maggior parte dei casi, anche un appassionato di tecnologia, come lo siamo noi di iPhoneItalia. Proprio per questo abbiamo deciso di creare una nuova rubrica, denominata “7 notizie per 7 giorni”, nella quale verranno riassunte le 7 notizie di tecnologia più interessanti e curiose della settimana, ma non riguardanti propriamente il mondo iPhone. Un modo per discutere insieme di tecnologia e non far mancare nulla ai nostri lettori! Eccoci arrivati ad un nuovo appuntamento.

Un virus potrebbe presto ricaricare le batterie dei nostri dispositivi

Alcuni scienziati del Lawerence Berkeley National Laboratory hanno creato un piccolo generatore di corrente basato sull’impiego di un virus con proprietà piezoelettriche,  grado cioè di convertire l’energia meccanica in energia elettrica. I ricercatori hanno infatti scoperto che il virus batteriofago M13 è in grado di mostrare proprietà piezoelettriche: questo virus, della lunghezza di 880 nanometri e dal diametro di 6,6 nanometri, è ricoperto con circa 2700 proteine elettricamente cariche. Tra le caratteristiche “speciali” vi è la capacità di disporsi autonomamente in maniera ordinata, formando una sorta di “pellicola” che risulta essere di facile utilizzo.

La piezoelettricità è la proprietà di generare una tensione quando incorrono in una deformazione meccanica. L’effetto è reversibile, per cui è possibile innescare una deformazione meccanica in un materiale piezoelettrico applicandovi una differenza di potenziale. E’ proprio grazie a questo principio che i ricercatori hanno individuato le proprietà piezoelettriche del virus: applicando ad esso un campo elettrico hanno infatti osservato al microscopio la contrazione delle proteine elicoidali presenti sulla sua superficie. Gli scienziati hanno quindi provato ad incrementato l’effetto piezoelettrico del virus, mettendo mano all’ingegneria genetica per aggiungere quattro residui aminoacidi caricati negativamente ad un capo delle proteine che coprono il virus. Si è quindi passati ad un test dimostrativo, interponendo la pellicola multistrato tra due elettrodi ricoperti d’oro e collegando gli elettrodi ad un display LCD. Esercitando una pressione sulla pellicola è stato possibile generare una corrente di 6 nanoampere ed una tensione di 400 millivolt, sufficienti ad illuminare il display e pari indicativamente ad un quarto della tensione di una comune batteria ministilo. Quindi, tra qualche anno, un dispositivo di questo tipo potrebbe generare energia elettrica grazie alle azioni di tutti i giorni!

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Con gli Hangouts On Air di Google+ condividete il vostro Hangout con il mondo

Lo scorso anno Google ha introdotto gli Hangouts On Air per un numero limitato di utenti, offrendo loro l’opportunità di presentare in diretta a tutti gli utenti di Google+ i loro Hangouts. Questa piccola comunità ha utilizzato gli Hangouts in modi diversi sviluppando in modo creativo questa funzione e dimostrando che quando gruppi di persone, unite da un interesse comune, hanno la possibilità di condividerli in diretta. Oggi Google lancia invece gli Hangouts On Air per gli utenti Google+ di tutto il mondo. Se avete qualcosa da dire – può essere il caso di aspiranti artisti, di personaggi celebri o di semplici cittadini – ora potrete raccontarlo in diretta di fronte a un pubblico internazionale. Con pochi click, sarete in grado di:

  • Collegarvi in diretta pubblicamente: selezionando “Apri un Hangouts On Air”, è possibile condividere l’hangout con milioni di persone in tutto il mondo direttamente dallo stream di Google+, dal canale YouTube o dal vostro sito web .
  • Vedere quanti utenti vi stanno guardando: durante l’on air si può vedere quante persone vi stanno guardando in tempo reale.
  • Registrare e ricondividere: una registrazione del vostro hangout sarà resa disponibile sul vostro canale YouTube e nel vostro post su Google+. In questo modo sarà ancora più facile condividere il video e mantenere viva la conversazione.
  • Naturalmente, abilitare milioni di postazioni agli Hangouts On Air richiede del tempo, per questo rilasceremo la funzione gradualmente, nel corso delle prossime settimane. Nel frattempo, è possibile iniziare a segnare in agenda la data del prossimo Hangout…
Tutte le informazioni sono disponibili qui.

Il futuro dell’integrazione tra auto Ford e smartphone secondo i social media

Ford ha chiesto agli utenti della rete cosa si aspettano dalla prossima generazione di protocolli di comunicazione tra veicoli e dispositivi mobili: tra i suggerimenti, l’integrazione di iPad nel cruscotto o la possibilità di ordinare la cena al take-away mentre si è fermi nel traffico. Tra i suggerimenti raccolti compare anche la comunicazione remota bidirezionale tra auto e guidatore tramite tecnologie di cloud computing. Ford sta individuando nuovi partner globali per integrare in AppLink, la funzione del SYNC che permette di pilotare tramite comandi vocali le app degli smartphone, un numero sempre maggiore di applicazioni.

Secondo gli utenti della rete e dei social network, il futuro dell’integrazione tra auto e smartphone sarà denso di nuove opportunità: dall’utilizzo in auto degli iPad alla possibilità di ordinare la cena al take-away mentre si è fermi nel traffico.

Molte proposte riguardano il miglioramento della sicurezza stradale e del traffico, e la comunicazione remota bidirezionale tra auto e guidatore tramite tecnologie di cloud computing.

Ecco alcune delle proposte inviate dagli utenti:

  • “Immagino uno spazio nel pannello strumenti predisposto per l’inserimento di un iPad che funzioni sia come media center (radio, TV, giochi, telecamera posteriore), con tutte le funzioni attivate dal controllo vocale (navigatore, telefono, agenda, e-mail, Facebook)”
  • “Se sta passando un’ambulanza o un veicolo d’emergenza, un sistema interconnesso potrebbe avvisarti in anticipo. A volte, specialmente se si sta ascoltando musica, capita di sentire la sirena solo all’ultimo momento.”
  • “Vorrei svegliarmi la mattina e, tramite una app sul telefono, accendere il riscaldamento dell’auto, sbrinare il parabrezza, e trovarla pronta per andare al lavoro.”

Altre idee contemplano l’utilizzo di tecnologie di realtà aumentata integrate nel parabrezza per identificare i punti d’interesse e guidare in condizioni di scarsa visibilità, o l’invio di ordini al ristorante take-away con consegna direttamente in auto quando si è bloccati nel traffico.

Siamo profondamente colpiti dalla creatività e dalla capacità di guardare al futuro delle risposte che abbiamo raccolto, e siamo felici di aver riscontrato che molte delle proposte riguardano obiettivi verso i quali stiamo già lavorando, il che conferma che ci stiamo muovendo nelle direzioni che il mondo della tecnologia ritiene importanti,” ha dichiarato Doug VanDagens, direttore globale servizi di connessione, di Ford.

Abbiamo dimostrato il potenziale della comunicazione automatica da veicolo a veicolo con progetti come il CoCarX, abbiamo implementato tecnologie di controllo remoto tramite smartphone per i clienti americani della Ford Focus Elettrica con l’app MyFord Mobile, e integreremo ulteriormente le funzionalità degli smartphone nelle nostre auto, grazie all’introduzione globale di AppLink per SYNC.”

La funzione AppLink per il SYNC è già disponibile in Nord America a bordo di 10 veicoli, e prossimamente saranno annunciati i tempi del lancio globale Attualmente permette il controllo vocale di popolari app come Stitcher, TuneIn, iHeart Radio, Slacker Radio, OpenBeak, Pandora, Scout by TeleNav e SYNC Destinations (powered by INRIX), per usarle mantenendo sempre le mani sul volante e gli occhi sulla strada.

Il comune di Orio al Serio digitalizza il suo ufficio anagrafe

Grazie alla gestione elettronica documentale, nell’ufficio anagrafe del Comune di Orio al Serio (Bergamo) è in corso una vera e propria rivoluzione: documenti dell’anagrafe, vecchi anche di cent’anni e racchiusi in armadi o in archivi rotanti, sono stati dematerializzati e resi disponibili nel sistema gestionale Sicr@, sviluppato da Saga, azienda del Gruppo Maggioli. Il progetto di dematerializzazione intrapreso dall’amministrazione del comune bergamasco ha visto la digitalizzazione di circa 12 mila documenti, con la relativa indicizzazione di oltre 30 mila posizioni anagrafiche. L’obiettivo del progetto, realizzato in partnership con il Gruppo Maggioli, è stato quello di rendere consultabili e ricercabili a video le immagini digitali delle schede degli archivi anagrafici. Forte della spinta data dal piano e-Gov 2012 e dalle norme introdotte dal Codice dell’Amministrazione Digitale, l’Italia sta oggi affrontando uno dei più importanti passi verso la raccolta, la produzione, lo scambio e la condivisione del documento digitale all’interno della Pubblica Amministrazione. A questo proposito, il tema della gestione elettronica documentale e, più nello specifico, della de-materializzazione della documentazione prodotta nell’ambito della Pubblica Amministrazione locale rappresenta attualmente uno degli elementi di rilievo all’interno dei processi di riforma della gestione dell’attività amministrativa in ambiente digitale e costituisce una delle linee di azione maggiormente significative ai fini della riduzione della spesa pubblica.

Grazie alla gestione elettronica documentale, nell’ufficio anagrafe del Comune di Orio al Serio (Bergamo) è in corso una vera e propria rivoluzione: documenti dell’anagrafe, vecchi anche di cent’anni e racchiusi in armadi o in archivi rotanti, sono stati dematerializzati e resi disponibili nel sistema gestionale Sicr@, sviluppato da Saga, azienda del Gruppo Maggioli. Il progetto di dematerializzazione intrapreso dall’amministrazione del comune bergamasco ha visto la digitalizzazione di circa 12 mila documenti, con la relativa indicizzazione di oltre 30 mila posizioni anagrafiche. L’obiettivo del progetto, realizzato in partnership con il Gruppo Maggioli, è stato quello di rendere consultabili e ricercabili a video le immagini digitali delle schede degli archivi anagrafici.

La soluzione ha previsto la costituzione di una banca dati delle immagini digitali ottenute per scansione. Grazie alla riproduzione digitale dell’archivio anagrafico secondo norme di legge, le immagini digitalizzate sono state abbinate a specifici indici di ricerca, rendendo immediata la consultazione delle informazioni. Sono state riprodotte in digitale le schede individuali e le schede famiglia, dei residenti, degli eliminati oltre a quelle storiche. Per ogni scheda sono stati prodotti gli indici di ricerca relativi ai dati del soggetto (cognome, nome e data di nascita) e nel caso delle schede famiglia sono stati inseriti i dati di tutti i soggetti presenti nella scheda (anche quelli eliminati). Nel sistema informativo Sicr@ sono state caricate le immagini digitali delle schede ed è stata popolata la base dati con gli indici degli individui. Così facendo, oggi il Comune è in grado di ricercare ed individuare per ogni soggetto la relativa scheda individuale e le famiglie di cui uno stesso soggetto può aver fatto parte. Una delle criticità affrontate per il Comune di Orio al Serio è stata relativa ai formati delle schede AP6 storiche che sono di dimensione superiore all’A3 e composte da 2 e 3 ante: per la loro riproduzione digitale sono stati impiegati appositi scanner ad alta velocità in grado di acquisire in un unico passaggio il fronte ed il retro di documenti fino al formato A0.

La digitalizzazione delle schede individuali e di famiglia rappresenta il punto di partenza per una nuova concezione della gestione documentale all’interno dell’Ente e in particolare nell’ufficio Anagrafe. La conversione di questi documenti cartacei in formato digitale consente infatti di ottenere immediati ed enormi benefici sia nell’organizzazione interna dell’ufficio, sia nei rapporti con i dipendenti stessi.

In termini di economicità l’attività di Gestione Elettronica Documentale genera risparmio di carta e riduzione degli spazi occupati dagli archivi; in termini di efficienza riduce i tempi di risposta al cittadino. Secondo i dati del Ministero della Funzione Pubblica (2009), la sola gestione elettronica del 10% dei documenti della PA consentirebbe un risparmio di 3 miliardi di euro, solo dal punto di vista economico. L’attività di dematerializzazione dell’archivio anagrafico del comune bergamasco ha permesso quindi che le immagini e gli indici venissero integrati in tutte le applicazioni dell’anagrafe. Ciascun documento acquisito è a disposizione dell’operatore sul proprio terminale, per essere visualizzato, esportato e stampato all’occorrenza.

Grazie alla digitalizzazione, ad esempio, il solo inserimento di nome, cognome e data di nascita, permette con un click del mouse di avviare una ricerca in archivi di oltre 100 anni, restituendo tutta la documentazione relativa al soggetto cercato.

I tempi di consultazione grazie alla Gestione Elettronica Documentale vengono abbattuti almeno del 50%, è possibile ridurre l’attesa del cittadino di molti giorni in caso si debbano incrociare dati storici per fornire documenti come lo Stato di Famiglia storico”, commenta Aurora Bugini del Comune di Orio al Serio. “Ora l’impiegato non deve più materialmente addentrarsi tra polverosi libroni cartacei, ma semplicemente a video può consultare i dati necessari per l’espletamento della pratica, tutto questo apportando benefici sia al lavoro quotidiano che al servizio offerto al cittadino, all’impresa o al professionista che necessita più che mai di risposte immediate dalla PA”.

Per l’anagrafe di Orio al Serio c’è inoltre la possibilità del completo passaggio al digitale: dopo anni e anni di documentazione cartacea potrà aggiornare gli archivi solo su supporto informatico, dismettendo la tradizionale registrazione cartacea. Per gli scaffali che occupavano le stanze del Comune con la loro ingombrante mole, è giunta l’ora di andare in pensione. Orio al Serio ha intrapreso il cammino verso una totale evoluzione digitale della propria amministrazione locale.

Kroll fornisce i consigli per le “pulizia di primavera” da fare sul tuo PC

La primavera è finalmente arrivata: iniziano i primi caldi e inevitabilmente si viene colti da un’inaspettata voglia di ordine e freschezza. Dalla casa fino al giardino, le pulizie di primavera non risparmiano nulla. Ma avete mai pensato di pulire il vostro PC? Per i nostri computer, infatti, sarebbe necessaria non solo una pulizia di primavera ma accorgimenti costanti e mirati per mantenerli in perfetta efficienza, Kroll Ontrack  fornisce dei semplici consigli su come rendere sicura la pulizia di primavera anche per il nostro PC:

1. Prima, fai il backup dei tuoi dati – Sembra una regola banale ma non lo è. Anzi, rappresenta il primo step fondamentale per tutti coloro che si apprestano a pulire il proprio PC da file non più necessari. Il backup assicura che una copia dei propri dati sia disponibile in caso di un guasto dell’hard disk o nel caso vengano cancellati per errore dati importanti. Ad ogni modo, è bene eseguire questa operazione periodicamente, ricordandosi sempre di memorizzare il backup su di un supporto diverso da quello originale.

2. Metti in ordine i tuoi dati – Dopo l’operazione di backup è possibile iniziare a ordinare i dati presenti sul proprio PC. Le informazioni come foto, video, musica, documenti di lavoro andrebbero organizzate in cartelle e sottocartelle con nomi semplici che richiamino il contenuto e i file dovrebbero avere nomi “logici” che aiutino a identificare i documenti. Per le foto può essere utile una catalogazione per anno e mese oltre che per luogo degli scatti. Attenzione alle cartelle con lo stesso nome in posizioni differenti sull’hard disk, il rischio è quello di eliminare la cartella errata! Meglio utilizzare sempre nomi diversi per annullare qualsiasi possibilità di “omonimia”.

3. File temporanei addio! – É consigliato effettuare con regolarità la pulizia del disco attraverso l’eliminazione dei file temporanei, dei cookies, della cronologia di Internet. Tale operazione, eseguita con regolarità, è utile per liberare spazio sull’hdd, velocizzare il sistema ed eliminare file scaricati durante la navigazione che possono a propria insaputa contenere spyware o altro codice maligno. Inoltre, nei file temporanei di frequente si trovano informazioni da cui è possibile ricostruire un nostro profilo dettagliato di preferenze. Dopo la cancellazione di queste informazioni, alcuni siti Internet potrebbero richiedere nuovamente l’inserimento di username e password o altre credenziali di accesso.

4. Cancella “davvero” un programma – Spesso sul nostro PC sono presenti programmi obsoleti o che non vengono più utilizzati (es. demo o software scaricati per prova). Il nostro errore più comune è quello di non rimuovere davvero i programmi: eliminare ad esempio dal desktop l’icona di collegamento non basta per cancellare definitivamente un programma. È importante infatti disinstallare i programmi. Per effettuare correttamente questa operazione, è possibile utilizzare la funzione di disinstallazione del software che si vuole eliminare, oppure disinstallarlo da Windows utilizzando il Pannello di Controllo.

5. Aggiorna il tuo antivirus – Verifica sempre che l’antivirus, l’unica protezione che hai per gli attacchi esterni, sia aggiornato con l’ultima versione disponibile. Sia che tu abbia un antivirus gratuito o a pagamento, puoi facilmente procedere con gli aggiornamenti del programma: un alert ti comparirà con una certa regolarità sul PC per consentirti di installare gli aggiornamenti, se disponibile è possibile abilitare l’aggiornamento automatico. Gli hacker studiano sempre nuovi modi per attaccare i nostri PC e l’aggiornamento è importante per assicurare una protezione adeguata da virus, spyware e altro codice maligno in circolazione.

6. Cancellazione sicura dei dati: questa sconosciuta – Altro che pulizie di primavera: ormai il tuo PC è da rottamare? Se hai intenzione di disfarti del tuo vecchio PC per acquistarne uno tutto nuovo è molto importante procedere con la cancellazione sicura dei tuoi dati. Le informazioni presenti sul vecchio PC non possono essere cancellate solo attraverso la semplice formattazione del disco o spostando i documenti nel cestino. L’operazione di cancellazione sicura è regolamentata addirittura dalla normativa privacy. Nessuno sarebbe particolarmente felice di sapere che le proprie foto, i propri documenti, le credenziali di accesso alla banca online e altre informazioni inerenti la nostra vita privata o lavorativa memorizzate su PC sono facilmente a disposizione di chiunque desideri recuperarle. La cancellazione sicura dei dati informatici (per sovrascrittura o per demagnetizzazione) costituisce, di fatto l’unico mezzo per preservare la riservatezza delle informazioni.

L’eCommerce vola: + 18% nel 2012.. e in Italia?

Nonostante la crescita dell’export del 21% – composto per il 55% dal turismo e per il 33% dall’abbigliamento, per un valore totale di oltre 1 miliardo e 600 mila euro – importiamo troppo, soffriamo un ritardo cronico in termini di investimenti in ict, spesa online, produttività, banda larga, vendite crossborder e le nostre imprese sono ancora troppo piccole e scarsamente informatizzate. Insomma, gli italiani usano ancora troppo poco internet – dato riscontrabile anche tra le fasce d’età più giovani (16-24 anni) con ben 10 punti percentuali in meno (81%) rispetto ai cugini europei (91%) – e di questi solo una porzione ridotta (15%) effettua acquisti online, contro una media europea del 43%. Mai come quest’anno, quindi, l’impegno di Netcomm si è fatto intenso e necessario su temi come trasparenza, codici di condotta e progetti di formazione, attraverso il supporto alla nascita dell’Associazione Europea, al progetto “MyBank” e alla cabina dell’Agenda Digitale Italiana, che ha fissato gli obiettivi per il 2015: acquisti online per il 50% della popolazione, acquisti online all’estero per il 20% e vendite/acquisti online per il 33% delle PMI. L’Europa e il mercato unico digitale – 500 milioni di consumatori – è un’opportunità di rilancio del nostro Paese che non possiamo lasciarci sfuggire.

Da aprile 2011 gli acquirenti online attivi sono aumentati dell’11%, raggiungendo quota 10 milioni negli ultimi tre mesi 2012 (fonte Human Highway-Netcomm). La previsione di crescita delle vendite dai siti italiani per tutto il 2012, secondo l’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm–School of Management del Politecnico di Milano, si attesta intorno al 18%, per un fatturato stimato intorno ai 9,5 miliardi di euro.

Secondo uno studio condotto da ContactLab-Netcomm, fattori di crescita dell’eCommerce restano ancora il vantaggio economico percepito dagli acquirenti in fase pre-acquisto e l’alto indice di gradimento post-acquisto: a febbraio 2012 8 utenti su 10, chiamati a esprimere un giudizio sulla propria esperienza di acquisto online, assegnano al canale online un voto superiore al 7. Per alcuni prodotti l’informazione derivante da attività di engagement e social network risulta rilevante, come evidenziano i dati presentati da eCircle-Netcomm, in particolare per viaggi e tecnologie. Se gli acquisti non vanno a buon fine, le cause possono essere diverse: secondo una ricerca MagNews-Netcomm, principalmente spese di spedizione troppo elevate e modalità di pagamento non ancora adeguate. Nell’influenza d’acquisto guidano infatti spedizioni gratuite e offerte, a prescindere dal canale sul quale si ricevono.

Il mercato eCommerce italiano tiene bene la crisi e, a dispetto della sfiducia generalizzata, può al contrario rivelarsi uno dei principali motori per il rilancio del nostro Paese. Crescono dell’11% gli utenti attivi online da aprile 2011 raggiungendo quota 10 milioni negli ultimi tre mesi 2012 (fonte Human Highway), cresce il fatturato, a ritmo costante, e l’export. Ed è proprio sul gap con il resto d’Europa – in termini di alfabetizzazione digitale, acquisti online, banda larga, vendite crossborder – che le nostre imprese devono oggi misurarsi per cercare di riprendere in mano le sorti dell’economia italiana.

Questo è quanto si evince dall’analisi dei dati presentati da tutti i protagonisti della settima edizione del Netcomm eCommerce Forum 2012 oggi a Milano, alla presenza di circa 4000 persone tra aziende, professionisti e giornalisti, “una partecipazione che dimostra il grande interesse per il canale in questo momento di grande incertezza economica”, come sottolineato da Roberto Liscia, Presidente di Netcomm-Consorzio del Commercio Elettronico Italiano.

Secondo le stime, la crescita del commercio elettronico italiano per il 2012 si manterrà intorno al 18%, un valore poco distante da quello dello scorso anno, per un fatturato previsto di circa 9,5 Miliardi di euro – ha dichiarato Alessandro Perego, Responsabile Scientifico Osservatorio B2c Netcomm-Politecnico di Milano – L’export, composto per il 55% dal turismo e per il 33% dall’abbigliamento, cresce del 21% e raggiungerà a fine 2012 un valore totale di oltre 1,6 Miliardi di euro”.

Nonostante questo, l’Italia è un paese che ancora importa troppo (2,8 Miliardi di euro) e che soffre un ritardo cronico nell’alfabetizzazione digitale rispetto ai cugini europei. Gli italiani che usano la rete nelle fasce d’età tra i 55 e i 74 anni sono infatti il 22%, contro una media europea del 40%; quelli tra i 25 e i 54 anni sono il 60%, contro una media del 76%; quelli tra i 16 e i 24 anni sono l’81%, contro una media del 91%, ben 10 punti percentuali in meno.

Il canale online, sebbene ancora sottoutilizzato nel nostro paese, registra un gradimento molto alto da parte chi lo utilizza: secondo l’eCommerce Consumer Behaviour Report di ContactLab, l’89% degli acquirenti ne apprezza il vantaggio economico, l’848′ il 13% sotto i 100 euro e il ncora pochi online avvengono ancora quasi escloomparatoripedizione, ra il 6 e il 10. mento prefe% il facile reperimento dei prodotti, l’80% l’ampia scelta e il 75% la possibilità di effettuare gli acquisti in qualsiasi momento. Inoltre, 8 utenti su 10, chiamati a esprimere un giudizio sulla propria esperienza di acquisto online, assegnano al canale online un voto superiore al 7. Solo l’8% non si informa online prima di procedere a un acquisto: il 69% visita il sito ufficiale del produttore, il 59% legge recensioni su portali/siti internet, il 34% si affida a forum/blog. Il 72% lo fa utilizzando principalmente il PC. La consultazione delle offerte e la ricerca di informazioni da dispositivi mobili inizia a diventare un’abitudine per almeno un utente su quattro, ma ancora pochissimi acquistano in mobilità (6%). Il 24% degli acquirenti online dichiara di aver speso online tra i 201 e i 500 euro nell’ultimo anno, il 22% tra 501 e 1000 euro, il 13% sotto i 100 euro e l’8% oltre i 2000 euro.

Per alcuni prodotti l’informazione derivante da attività di engagement e social network risulta rilevante, come evidenziano i dati presentati da una ricerca condotta da eCircle: il ricorso a consigli di terzi per gli acquisti sul web riguarda infatti circa il 60% degli intervistati. Inoltre, mentre per Soggiorni (Hotel, villaggi, pacchetti vacanze etc.), Software-Servizi online-Apps e Telefonino-Smartphone c’è una diffusa consuetudine ad acquisire informazioni prima dell’acquisto, al contrario libri, abbigliamento e ricariche telefoniche sono categorie di prodotti e servizi per le quali la ricerca di informazioni prima dell’acquisto risulta poco frequente. Le comunicazioni su “ciclo di vita”, che offrono premi fedeltà (50,7%), suggeriscono prodotti complementari (32%) e le email che richiedono una valutazione del prodotto acquistato (23%) risultano più utili della newsletter generica ma purtroppo gli e-Commerce in Italia non hanno ancora attivato strategie complete su questo fronte.

La finalizzazione di un atto di acquisto può però subire dei cambiamenti, le cui cause sono molteplici, come illustrano i dati presentati da MagNews: tra le principali, troviamo nel 46% dei casi spese di spedizione troppo elevate, nel 23% modalità di pagamento non ancora adeguate e nel 20% una scarsa fiducia nel canale. Il 45% degli intervistati dichiara di aver lasciato almeno una volta i prodotti nel carrello senza finalizzare l’acquisto, il 22% dichiara di farlo spesso. Sull’acquisto influiscono infatti molte variabili, le prime delle quali risultano le spese di spedizione gratuite, le offerte (a prescindere dal canale sul quale si ricevono), l’aver trovato il prodotto in un sito di comparazione prezzi e l’aver letto feedback positivi di altri utenti in rete o sul sito di ecommerce. L’email rimane il canale preferito per ricevere le offerte (79% degli intervistati) mentre sono ancora pochi (19%) coloro che le ricevono via smartphone, attività gradita solo dalla metà degli intervistati.

Google presenta Knowledge Graph, un nuovo modo di cercare informazioni

Google introduce un’importante novità per il suo motore di ricerca, presentando Knowledge Graph. Si tratta di un servizio inizialmente disponibile solo negli USA e che prevede un nuovo modo di intendere le ricerche basato prettamente sull’esperienza visiva, grazie ad una sorta di Grafico di Conoscenza formato da un reticolo di collezioni di contenuti, quali persone, posti ed oggetti relazionati tra di loro. L’intendo di Google è quello di passare da una ricerca testuale ad un’esperienza più appagante e visiva. Google fa l’esempio di “Taj Mahal”: con queste due parole si possono intendere diversi altri elementi come il monumento indiano, un musicista premiato ai Grammy o un casinò ad Atlantic City. Google mostrerà dunque un grafico con tutte le possibili vie alternative della ricerca in una sorta di ramificazione.

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