CoverFlow: una buona idea, probabilmente sfruttata male

L’iPhone è da sempre un capolavoro di design e praticità, sia nell’estetica del dispositivo stesso sia a livello software. L’attenzione posta da Apple nella cura dei particolari emerge in maniera lampante in questo prodotto, specialmente se si fa riferimento all’iPhone 4, ad oggi l’ultimo smartphone prodotto dall’azienda di Cupertino, e anche in iOS, sistema operativo che alimenta il Melafonino sin dalla sua nascita. Tuttavia, l’iPhone offre molte funzioni particolarmente curate dal punto di vista grafico ma che, probabilmente, non trovano larga applicazione tra gli utenti per questioni di praticità. È questo il caso di CoverFlow, funzione ripresa da Mac OS X ed implementata anche in iOS.

CoverFlow è una particolare modalità di visualizzazione che gli utenti Mac conoscono molto bene (poiche presente in diversi programmi nativi, tra cui Finder, Safari ed ovviamente iTunes), la quale consente di mostrare i documenti presenti sul proprio computer – ad esempio una serie di elementi musicali o alcune cartelle – tramite un’interfaccia 3D che potrà essere liberamente “sfogliata”, meglio se con un Magic Mouse o Magic Trackpad, fino a trovare il file richiesto.

CoverFlow non ha quindi una vera e propria utilità o, quantomeno, essa risulta piuttosto ridotta e limitata dalla più importante componente estetica offerta da questa tipologia di visualizzazione. Proprio per questo, però, tantissimi utenti la utilizzano quotidianamente per accedere ad esempio alla cronologia di Safari in modo più originale o per visualizzare i propri album all’interno della libreria multimediale in iTunes. Un semplice abbellimento, un ritocco, che però ha il suo indiscutibile fascino.

Tutto questo è anche presente su iPhone? La risposta è si, però solo in parte, e questa parte risulta veramente limitata. Su iOS, infatti, l’unica applicazione a poter beneficiare di CoverFlow è iPod (Musica su iPod touch) che, quando il terminale verrà posto in modalità orizzontale, muterà interfaccia passando dalla classica visualizzazione a quella tridimensionale, propria appunto di CoverFlow.

CoverFlow su iPhone consente quindi di muoversi tra i diversi album presenti in iPod, opportunamente organizzati per titolo, autore e con relativa copertina, semplicemente spostando il nostro dito verso sinistra o verso destra sul display del telefono. Premendo su una copertina tra quelle presenti, l’album ruoterà e si aprirà – anche in questo caso con un effetto grafico curato – una nuova interfaccia dalla quale potremo visualizzare i diversi brani presenti all’interno.

Potremo quindi scegliere se riprodurre in sequenza tutte le canzoni presenti oppure se ascoltarne una sola premendo sull’apposito titolo. Sulla sinistra e sulla destra sono presenti due pulsanti: il play/pausa e la “i” delle informazioni (quest’ultima consentirà di accedere ai brani presenti in un album e di chiudere la nuova visuale di selezione, esattamente le stesse azioni che possono essere eseguite tramite un semplice tap).

Le funzioni offerte da CoverFlow su iPhone finiscono qui. Non vi è infatti nessun’altra applicazione che, se ruotata, permetta di accedere alle medesime informazioni presenti al suo interno tramite questa interfaccia. Niente CoverFlow in Safari, niente CoverFlow nella rubrica contatti, niente CoverFlow ad esempio nell’applicazione Immagini.

Quali quindi le cause di questo parziale insuccesso di CoverFlow su iPhone? Sicuramente la praticità di utilizzo, che viene drasticamente ridotta dalla necessità di dover tenere l’iPhone con una mano e scorrere i diversi album con l’altra; i limitati contenuti che possono essere visualizzati in questo modo (oltre ai brani musicali, solo, eventualmente, le immagini, i contatti e, come qualcuno ipotizzò qualche anno fa, il multitasking); la pesantezza di CoverFlow stesso che, specialmente sui dispositivi meno recenti, risulta sicuramente più lento dell’interfaccia canonica; e ultima ma non per questo meno importante, proprio la necessità di dover ruotare l’iPhone per accedervi.

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Tuttavia, per ovviare a questa mancanza di iOS, degli sviluppatori hanno realizzato in passato alcune applicazioni (distribuite sia tramite App Store che Cydia) che, seppur non integrate direttamente in iOS come quelle menzionate poco più in alto, consentono di visualizzare in CoverFlow la rubrica contatti presente su iPhone. È questo il caso del tweak ContactFlow, rilasciato in Cydia qualche anno fa e ora non più disponibile, e di Peeps, applicazione disponibile in App Store al prezzo di 0,79€.

Staremo a vedere se con iOS 5, il cui rilascio sembra fissato per il mese di settembre con le prime beta solo a giugno, Apple apporterà cambiamenti in questo senso, ricordandosi di una funzione che, dal 2007 ad oggi, non è mai stata rivista in maniera significativa.

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