Tim Cook alla D11: Apple diventerà più “open” in futuro

Sempre nel corso della D11 organizzata da AllThingsD, Tim Cook, CEO di Apple, ha dichiarato fermamente che il futuro di Apple sarà più “open” in futuro. Probabilmente già da giugno in poi, dopo la WWDC 2013 e gli annunci delle nuove versioni di iOS e OS X.

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Interrogato sulla vicenda Facebook Home – si era detto che Facebook avesse chiesto anche ad Apple di integrare, come estensione terza, Facebook Home nelle prossime versioni di iOS – e, più in generale, sulla questione “open” e “non-open” relativa ai sistemi operativi mobile, Tim Cook ha dichiarato con fermezza che il futuro di Apple sarà legato ad una maggiore apertura per sviluppatori ed utenti, in modo tale da garantire una migliore integrazione tra software esterni e sistema operativo.

Questa maggiore apertura, che si concretizzerà nel rilascio di nuove API pubbliche per gli sviluppatori (il rilascio avverrà verosimilmente dopo la WWDC 2013) e probabilmente anche nell’introduzione di alcune funzioni che potranno essere “liberamente” (conoscendo Apple, le virgolette non sono li per caso) personalizzate dall’utente, come ad esempio la tastiera di iOS (vi avevamo già parlato di un probabile accordo tra Apple e Swype qui). Nessuna apertura, invece, per Facebook Home e l’integrazione alle CheatHeads.

Probabilmente, in funzione di un ringiovanimento estetico, iOS 7 porterà anche una ventata di freschezza a livello tecnico, con tante novità come, appunto, la possibilità di integrare software interni e software esterni. Il tutto, specifica Tim Cook, senza superare quel limite che consente ad Apple di garantire una inarrivabile sicurezza del proprio OS.

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