Il 2011 di Apple parte 1: iOS, le app, iCloud

Il 2011 è stato ancora una volta l’anno di Apple, tra nuovi prodotti e servizi lanciati e nuovi record stabiliti. Quest’anno la società ha raggiunto il traguardo di 250 milioni di dispositivi iOS venduti, con una piattaforma di applicazioni contenente oltre mezzo milione di titoli scaricati circa 18 miliardi di volte, e ora automatizzati tramite iCloud. Numeri da capogiro. Ripercorriamo in questo articolo tutta la storia degli aggiornamenti iOS, delle app e di iCloud!

Come altre piattaforme mobile, Apple non guadagna nulla dagli aggiornamenti software del suo sistema operativo mobile, ma anche nel 2011, a differenza della concorrenza, la società di Cupertino ha fornito update costanti e tempestivi, con supporto per la maggior parte dei dispositivi, anche quelli più datati come l’iPhone 3GS (2009). Nel 2011 abbiamo assistito a oltre 10 update prima del rilascio di iOS 5 e, poche settimane fa, di iOS 5.0.1. Tali update vengono resi disponibili a tutti gli utenti, nello stesso istante.

Il primo update del 2011 pr iOS è stato rilasciato a febbraio, ed era dedicato all’iPhone 4 CDMA di Verizon. A marzo, poi, è uscito iOS 4.3 in concomitanza con il rilascio dell’iPad 2. Tale aggiornamento introdusse diverse novità, oltre al supporto per il nuovo tablet, come il motore ultra-veloce JavaScript Nitro per Safari, il miglioramento della riproduzione dei video, il supporto per lo streaming dei contenuti da un PC collegato in locale tramite iTunes, il Personal HotSpot per trasformare l’iPhone in un modem e il supporto per FaceTime.

In quel periodo, oltre al rilascio del nuovo iOS, Apple introdusse anche nuove app come PhotoBooth per iPad 2 e le applicazioni iLife Mobile (GarageBand e iMovie) inizialmente previste solo per il tablet Apple e poi rilasciate anche in versione iPhone e iPod (eravamo in autunno). Sempre a marzo, Apple rilasciò la versione per iPhone della suite di produttività iWork, contenente le app Pages, Numbers e Keynote. Tale suite era stata rilasciata nel 2010 per il solo iPad.

Proprio in quel periodo nacque un caso che interessava l’App Store: Apple aveva infatti deciso di inserire una norma nell’SDK che impediva alle app di avere link a store esterni dove fosse possibile acquistare elementi aggiuntivi. Il motivo era chiaro: con un link esterno si minava la sicurezza degli utenti e, soprattutto, Apple perdeva la percentuale su ogni singolo acquisto effettuato. Subito dopo la norma venne addolcita, e prevedeva che il link esterno potesse essere inserito solo se l’app avesse fornito la possibilità di acquistare gli stessi elementi anche al suo interno.

Ma un’altra polemica invase subito dopo gli uffici di Cupertino: il Locationgate. Alcuni sviluppatori scoprirono una banca dati di informazioni relative agli spostamenti degli utenti. Tale banca dati poteva facilmente essere recuperata semplicemente collegando un iPhone a qualsiasi computer, minando la privacy degli utenti. La questione finì per essere oggetto di un’indagine federale e Steve Jobs fu costretto ad intervenire direttamente, spiegando i motivi di questo “salvataggio” e rassicurando gli utenti che il tutto sarebbe stato risolto in poche settimane. E così fu. Dopo pochi giorni Apple aggiornò la gestione di questi dati, facendo in modo che la cache che li conservava si cancellasse automaticamente ad ogni avvio del terminale o ogni qual volta l’utente avesse disattivato i servizi GPS.

E poi, dopo un’estate tranquilla fatta principalmente di rumor (infondati) sull’iPhone 5, in autunno Apple rilasciò iOS 5.

Tra le novità più importanti del nuovo sistema operativo mobile di Apple ricordiamo il Centro Notifiche, la nascita di iMessage, l’app Edicola per la gestione degli abbonamenti alle riviste, l’app Promemoria per gestire i to-do, l’integrazione con Twitter, il supporto potenziato per la navigazione privata in Safari, le funzioni Reader e Reading List (sempre per Safari), nuove funzioni di editing fotografico e gestione delle foto, Pc Free per sincronizzare e installare app senza collegare il dispositivo al computer tramite USB, gestione delle playlist audio direttamente dal dispositivo e tanto altro.

E poi, iCloud, forse una delle più importanti novità di questo 2011. iCloud è il servizio che, di fatto, ha sostituito MobileMe, diventando non solo più potente, ma anche gratuito. Configurando iCloud è possibile sincronizzare sulla nuvola contatti, app, calendario, promemoria, note, preferiti Safari e tanto altro in modo tale che ogni modifica fatta su un dispositivo venga automaticamente salvata anche sugli altri iDevice e Mac/PC in possesso dell’utente. L’abbonamento gratuito consente di memorizzare fino a 5Gb di dati, che non comprendono i salvataggi delle app, contatti, rubrica e foto. Già, perché con Streaming Foto basta scattare una foto e questa viene automaticamente salvata su iCloud, diventando visibile su tutti gli altri dispositivi collegati. tale servizio consente anche di creare backup online dei proprio iDevice, in modo da poterli ripristinare anche se si è fuori casa. Infine, iCloud consente anche di gestire file e documenti alla stessa maniera, salvandoli sulla “nuvola”.

Lo stesso giorno fu presentato il servizio Find My Friend, lanciato da Apple con apposite applicazioni e che consente ora di conoscere la posizione dei propri amici, e far conoscere la propria, con un click.

Insieme a Find My Friend, Apple rilasciò anche l’applicazione Cards, con la quale è possibile inviare cartoline reali in ogni parte del mondo, l’app AirPort Utility per la gestione delle stazioni wireless di Apple e l’app per i trailer dei film (solo negli USA).

iOS 5 venne lanciato anche per la Apple TV, con la presenza di nuovi servizi streaming e supporto al mirroring video AirPlay tramite iPad 2 e iPhone 4S, che consente di visualizzare sulla TV tutte le schermate del dispositivo.

E gli utenti iPhone 4S ebbero anche un’altra sorpresa: Siri. Siri è un vero e proprio assistente virtuale con il quale è possibile dialogare e chiedere qualsiasi cosa, dal memorizzare un appuntamento a trovare la distanza dalla Luna, dal dettare un SMS al farsi leggere una email. Siri era un progetto in cantiere già da tempo, da quanto Apple aveva acquisito la Nuance per sviluppare interamente questa tecnologia. Inizialmente la concorrenza vedeva Siri come un qualcosa di inutile (Andy Rubin di Google affermò che nessuno vuole parlare con il proprio telefono), per poi cambiare rotta riconoscere Siri come un importante sviluppo per tutto il mercato mobile.

Il resto è storia recente, con il rilascio di iOS 5.0.1 e lo sviluppo della beta di iOS 5.1 che, tra le varie cose, dovrebbe migliorare sensibilmente la durata della batteria su iPhone 4S e iPhone 4.

 

 

 

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