Apple denunciata da un avvocato perché su iPhone si possono guardare i siti porno…

Un avvocato del Tennessee ha citato in giudizio Apple perchè è possibile utilizzare i dispositivi iOS per visualizzare contenuti pornografici.

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Secondo l’avvocato, Apple sarebbe negligente in quanto non prevede una sorta di “safe mode” che consente di escludere automaticamente tutti i contenuti pornografici da Safari (come se una cosa del genere fosse possibile) e accusa l’azienda di Cupertino di aver provocato danni nella sua vita, dato che lui è ormai dipendente dai siti XXX e questo ha distrutto il suo matrimonio. La colpa di Apple? Oltre a non consentire di bloccare l’accesso a questi siti, l’azienda non ha nemmeno “fornito avvertenze sui pericoli della pornografia on-line“.

Nella denuncia, l’avvocato ammette i meriti di Apple (“persegue i valori americani e offre tanti strumenti educativi per i bambini”), ma dice anche che è responsabile di aver offerto un facile accesso alla pornografia e di aver contribuito a far nascere la sua dipendenza da essa.

In pratica, per questo avvocato Apple dovrebbe mettere una sorta di filtro per tutti i siti pornografici e consentire di sbloccarli solo dalle Impostazioni e con apposita password, inserendo poi un avvertimento sui pericoli di tali siti.

Il caso sarà sicuramente respinto per una serie di motivi, anche perchè a questo avvocato di 36 anni  è stata tolta la licenza nello stato del Tennessee per la sua “inattività”. Altra curiosità: proprio l’avvocato che denuncia Apple è stato arrestato il mese scorso con l’accusa di stalking verso il cantante di musica country John Rich.

Al di là di questa bizzarra denuncia, dobbiamo ricordare che Apple ha sempre cercato di combattere la pornografia, ad esempio vietando qualsiasi app con contenuti non solo pornografici, ma anche solo e soltanto erotici. Su OS X è possibile inserire manualmente una serie di siti da bloccare, mentre altri sono filtrati automaticamente su decisione dell’utente, mentre su iPhone e iPad questo non è ancora possibile, anche se si può benissimo bloccare l’accesso a Safari o agli altri browser eventualmente installati.

Potrebbe comunque essere questo lo spunto per abilitare i filtri manuali in Safari su iOS?

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