Apple conduce uno studio sugli anziani: “L’utilizzo dell’iPhone può predire l’invecchiamento del cervello”

Una recente ricerca pubblicata da Apple sostiene che gli anziani non solo usano le app per iPhone in modo diverso rispetto ai più giovani, ma che le loro abitudini possono predire il futuro invecchiamento del cervello.

Lo studio, intitolato “App Usage Predicts Cognitive Ability in Older Adults“, è stato condotto da cinque ricercatori che lavorano per Apple.

Nel corso della ricerca, Apple ha raccolto dati sugli iPhone di 84 persone con età compresa tra i 61 e i 76 anni. L’età media era di 66 anni, mentre il 69% dei partecipanti erano donne.

Abbiamo scoperto che gli anziani usano meno app, impiegano più tempo a completare le attività e inviano meno messaggi“, affermano i ricercatori. “Usiamo i risultati dei test cognitivi di questi stessi anziani per dimostrare che fino al 79% di queste differenze possono essere spiegate dal declino cognitivo e che possiamo prevedere le prestazioni del test cognitivo dall’uso dello smartphone con l’83% di ROCAUC. Gli anziani che sono cognitivamente giovani tendono ad usare gli iPhone come i più giovani“. Insomma, in base a come si utilizza l’iPhone si può capire se il cervello sta invecchiando o meno.

I ricercatori Apple riconoscono che il campione dello studio è basso, ma in futuro saranno effettuati altri test per confermare o meno queste tesi. È raro che i ricercatori Apple pubblichino documenti di questo tipo, malgrado tali studi vengano effettuati costantemente.

Tra l’altro, Apple ha mostrato un crescente interesse per il mercato senior, ad esempio aggiungendo il rilevamento delle cadute su Apple Watch Series 4.

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