Che fine ha fatto la nuova Apple TV?

La nuova Apple TV 4K non è arrivata nel 2025 come previsto. Tra rinvii strategici, Siri potenziata e Apple Intelligence, ecco perché Apple starebbe preparando un lancio nel 2026.

Apple TV

Chi segue Apple da anni lo sa bene: quando un prodotto sparisce dai radar, raramente è per caso. La nuova Apple TV è uno di quei dispositivi che sembravano pronti al debutto nel 2025, e invece si sono improvvisamente fermati ai box. Nessun annuncio, nessun teaser, nessuna menzione durante gli eventi di settembre e ottobre. Eppure, secondo le fonti più affidabili del settore, il dispositivo esiste, è pronto e attende soltanto il momento giusto.

La domanda quindi non è più “dov’è il nuovo Apple TV”, ma perché Apple ha deciso di non lanciarlo ancora.

Apple TV ferma al 2022: una pausa troppo lunga

L’attuale Apple TV 4K risale al 2022. In un ecosistema che evolve rapidamente, soprattutto sul fronte chip, AI e servizi, tre anni senza aggiornamenti iniziano a pesare. Nel frattempo, Apple ha rinnovato iPhone, iPad, Mac, Vision Pro e persino linee considerate di nicchia. L’assenza dell’Apple TV dal ciclo di aggiornamenti 2025 è quindi evidente.

Secondo Mark Gurman di Bloomberg, una delle fonti più solide quando si parla di roadmap Apple, sia Apple TV che HomePod mini erano inizialmente previsti entro fine 2025. Le voci si sono ripetute per mesi, confermate anche da indiscrezioni provenienti dalla supply chain asiatica e da backend Apple individuati dagli sviluppatori. Eppure, nulla si è mosso.

Il nodo centrale si chiama Siri, e non è un dettaglio

La spiegazione più plausibile, e anche la più coerente con la strategia Apple attuale, ruota attorno a Siri e Apple Intelligence. Apple sta preparando una versione profondamente rinnovata dell’assistente vocale, basata su modelli linguistici di nuova generazione, in arrivo con iOS 26.4 nella primavera 2026.

Lanciare oggi un Apple TV senza questa nuova Siri significherebbe sprecare il suo vero potenziale. Apple TV non è più solo un box multimediale, ma un nodo centrale della casa connessa, destinato a dialogare con HomePod, dispositivi smart e, a breve, con il nuovo home hub che Apple starebbe preparando.

Tutto lascia pensare che Apple voglia presentare un ecosistema completo, non singoli prodotti scollegati. Ed è qui che entra in gioco il rinvio.

Cosa cambierà davvero nella nuova Apple TV

Dal punto di vista del design, non aspettatevi rivoluzioni. Apple non ha motivo di stravolgere una forma ormai consolidata. Il vero salto sarà interno, e sarà tutt’altro che marginale.

Le informazioni più attendibili parlano di un chip A17 Pro a bordo della prossima Apple TV. Si tratta dello stesso processore introdotto su iPhone 15 Pro, costruito a 3 nanometri e nettamente superiore all’attuale A15 Bionic. Questo significherebbe:

  • Supporto completo ad Apple Intelligence
  • Prestazioni grafiche molto più spinte
  • Apertura reale al gaming di livello console
  • Apple Arcade senza limitazioni

Un altro tassello fondamentale è il chip N1, già introdotto sugli iPhone più recenti. La sua integrazione sullaApple TV porterebbe il supporto a Wi-Fi 7, con velocità più elevate, minore latenza e maggiore stabilità, soprattutto in ambienti affollati di dispositivi smart.

Per uno streaming sempre più spinto verso 4K HDR, audio spaziale e gaming cloud, è un passaggio quasi obbligato.

Con il supporto ai modelli linguistici avanzati, Siri sulla Apple TV cambierà volto. Non parliamo solo di comandi vocali più precisi, ma di interazioni naturali, simili a quelle offerte oggi da ChatGPT o Claude.

Immaginate di chiedere consigli personalizzati basati su ciò che avete già visto, informazioni contestuali su attori, colonne sonore e registi o ricerche complesse tra più piattaforme di streaming

Tutto questo ha senso solo se Apple può mostrarlo in modo coerente, e farlo senza la nuova Siri avrebbe poco impatto.

Il prezzo e la possibile sorpresa

C’è poi il tema prezzo. La Apple TV parte oggi da 129 dollari negli USA, ma Ming-Chi Kuo ha più volte suggerito che Apple starebbe valutando un modello intorno ai 100 dollari. Non è escluso che Apple possa differenziare la gamma:

  • un modello base più economico
  • una versione più potente, pensata per gaming e smart home

Una strategia simile sarebbe perfettamente in linea con quanto visto su iPad e Mac negli ultimi anni.

Secondo Gurman, le scorte di Apple TV e HomePod mini nei negozi Apple sarebbero già in calo, segnale tipico di un prodotto vicino alla sostituzione. Tutto converge verso marzo o aprile 2026, in concomitanza con il rilascio di iOS 26.4.

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