Apple mantiene la sua rotta: niente contenuti con pubblicità per Apple TV. A dichiararlo è Eddy Cue, responsabile dei servizi di Apple, in un’intervista a Screen International.
La posizione è netta quanto prudente nella formula: “Niente, per il momento. Non dico ‘mai’, ma non ci sono piani.” Tradotto: Apple non vede oggi un livello “ad-supported”, preferendo lavorare su prezzi “aggressivi” per evitare interruzioni durante la visione.
La scelta arriva mentre il mercato si è spostato in massa verso formule ibride: Disney+ e Netflix hanno aumentato i listini introducendo piani con inserzioni, molto popolari perché abbassano il prezzo d’ingresso. Apple, invece, punta ancora sull’esperienza premium senza spot come parte della sua identità di servizio.
Secondo Cue, se Apple riesce a mantenere i prezzi competitivi, è meglio per i clienti non interrompere i contenuti con gli spot. È una scommessa sul valore percepito più che sulla pura ampiezza del catalogo.
Apple punta sulla fedeltà: meno utenti “mordi e fuggi” e più retention basata su originals riconoscibili e su un’esperienza fluida. È una scelta che parla agli utenti che vogliono zero frizioni e ai fan dell’ecosistema che già usano i servizi Apple su più dispositivi.
La frase “non dico mai” lascia però una porta socchiusa. Se la curva dei costi o la pressione competitiva lo imponessero, Apple potrebbe ripensare alla sua strategia e magari attivare un piano Apple TV con pubblicità.
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