L’UE impone ad Apple di aprire iOS a terze parti, ma l’azienda non ci sta

L’Unione Europea obbliga Apple a rendere iOS più aperto a dispositivi e app di terze parti, ma l’azienda contesta la decisione.

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La battaglia tra Apple e l’Unione Europea sul Digital Markets Act entra in una nuova fase. La Commissione Europea ha pubblicato una serie di provvedimenti che obbligheranno l’azienda di Cupertino a rendere più aperto iOS, permettendo a sviluppatori e produttori di dispositivi di accedere a funzioni esclusive come notifiche, AirDrop e AirPlay.

Secondo il regolamento, Apple dovrà:

  • Consentire alle app e ai dispositivi di terze parti di accedere al sistema di notifiche di iOS
  • Aprire l’accesso a funzioni di connettività avanzata, come pairing automatico e trasferimento rapido di file
  • Permettere la creazione di alternative a AirDrop e AirPlay, senza limitazioni imposte dal sistema operativo
  • Rendere disponibili le nuove API e framework alle terze parti nello stesso momento in cui vengono integrate nei prodotti Apple

L’obiettivo della Commissione è rompere il controllo esclusivo che Apple ha su determinate funzionalità, favorendo un mercato più equo e competitivo per sviluppatori e produttori di dispositivi.

Apple non ha tardato a rispondere all’annuncio dell’UE, criticando duramente la decisione con un comunicato ufficiale.

Le decisioni di oggi ci impongono burocrazia inutile, rallentano la nostra capacità di innovare per gli utenti europei e ci costringono a fornire gratuitamente le nostre funzionalità a competitor che non devono rispettare le stesse regole.

Secondo Apple, l’UE sta forzando l’azienda a condividere la propria tecnologia con aziende rivali, molte delle quali si basano su modelli di business che copiano prodotti esistenti.

Un’altra preoccupazione riguarda la sicurezza e la privacy degli utenti. Apple ha sottolineato come alcuni giganti tecnologici, tra cui Meta, potrebbero sfruttare le nuove regole per ottenere un accesso illimitato ai dispositivi degli utenti. Questo potrebbe rappresentare un rischio per la protezione dei dati personali, un tema già sollevato da Apple nel suo report sulla DMA di dicembre 2024.

L’Unione Europea ha definito una roadmap per l’implementazione delle nuove regole.

  • Fine 2025: inizio della fase beta per il supporto alle notifiche di terze parti
  • 2026: rollout completo di tutte le nuove funzioni, probabilmente con iOS 20

Questi cambiamenti segneranno una trasformazione radicale nel funzionamento di iOS, che diventerà molto più simile ad Android in termini di interoperabilità.

Con questa decisione, l’UE mira a rendere l’ecosistema Apple più aperto, ma il prezzo da pagare potrebbe essere alto. Se da un lato sviluppatori e produttori di dispositivi avranno più libertà, dall’altro Apple teme di perdere il controllo sulla sicurezza e sull’esperienza utente.

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