Una nuova funzionalità di WhatsApp è stata scoperta nel codice dell’app e consentirà l’interoperabilità con app di messaggistica di terze parti.
Mentre Apple sta facendo di tutto per evitare che iMessage venga obbligata ad aprirsi alle app di terze parti, WhatsApp sta già lavorando a questa novità richiesta dalle leggi europee. C’è da dire che, per ora, iMessage non rientra nell’elenco delle app obbligate ad attivare l’interoperabilità con altre app di messaggistica.
In cosa consiste l’interoperabilità?
Se sei una startup tecnologica e desideri lanciare una nuova app di messaggistica, potresti creare l’app più straordinaria mai apparsa sul mercato, ma nessuno la userebbe, perché la nostra famiglia e i nostri amici usano WhatsApp o Facebook Messenger o iMessage. Dobbiamo usare le app che usano tutti gli altri, altrimenti nessuno potrebbe ricevere i nostri messaggi.
Questo è uno dei problemi che l’Unione Europea vuole risolvere con una nuova legge, il Digital Markets Act (DMA). La legge si rivolge specificamente ai giganti della tecnologia ritenuti dominanti nei rispettivi settori e impone loro di rendere più facile per le startup competere.
Per le app di messaggistica, bisogna offrire la cosiddetta “interoperabilità di messaggistica”. Le app devono cioè consentire ad un utente di WhatsApp di poter scambiare messaggi con un utente di Facebook Messenger, ad esempio.
Le aziende ritenute sufficientemente grandi da essere interessate dalla legge hanno sei mesi per conformarsi.
Alla luce di quanto detto, WAbetainfo ha individuato un nuovo codice nell’ultima versione di WhatsApp che indica che l’app si sta preparando a introdurre l’interoperabilità della messaggistica, con alcune funzionalità chiamate Chat di terze parti.
E iMessage?
La legge si applica alle app di messaggistica “dominanti”, definite come quelle che hanno almeno 45 milioni di utenti attivi sui 450 milioni di persone nei paesi dell’UE. Apple afferma che iMessage non raggiunge questa quota e per ora l’UE le ha dato ragione.